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Garante Privacy: indagini circa lo "Street View" di Google

Raffaele Vinciguerra
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Garante Privacy: indagini  circa lo "Street View" di Google
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ROMA – Il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato una istruttoria per stabilire la liceità e la correttezza del trattamento dei dati personali effettuato nell’ambito del servizio “Street View” di Google.

Si tratta di una tecnologia web su cui sono basati Google Map e Google Earth , che permette di visualizzare foto panoramiche, da diverse angolazioni, di molteplici posti del mondo. [MORE]

Per accedere alle immagini, basta selezionare il pulsante "Street View" sull’applicazione Google Maps, fare clic sull’icona a forma di macchina fotografica visualizzata sopra una città e fare zoom. Una sorta di “occhio satellitare” sul mondo che ti permette di guardare i posti in maniera più o meno ravvicinata, di spostarti in avanti e indietro lungo le strade e persino ruotare la visuale di 360°. Il tutto standosene comodamente seduti a casa.


Le immagini mostrate attraverso lo “Street View” sono state precedentemente acquisite da Google grazie ad una serie di automobili, dotate di fotocamere, mandate in giro da Google per tutto il mondo a fare foto.


Il procedimento nei confronti gi Google, da parte del Garante della privacy è stato aperto in merito alla raccolta di immagini e dati effettuata dalla societa' sul territorio italiano. Tale raccolta, per ammissione della stessa Google Italia, ha riguardato non solo immagini, ma anche la localizzazione di reti wireless (senza fili) e di apparati di rete radiomobile.

Le strumentazioni di cui si è servita Google per acquisire i dati, hanno pure intercettato frammenti di comunicazioni wireless, trasmesse dagli utenti su reti wireless non protette.


Riguardo a quest'ultima tipologia di dati, l'Autorità ha invitato la Società a sospendere qualsiasi trattamento fino a diversa direttiva dello stesso Garante.


Con particolare riferimento a tutti i dati eventualmente ''captati'' dalle ''Google cars'', la Società dovrà comunicare al Garante la data di inizio della raccolta delle informazioni, per quali finalità e con quali modalità essa e' stata realizzata, per quanto tempo e in quali banche dati queste informazioni sono conservate.
 

Google dovrà inoltre dare chiarimenti circa l’utilizzo di apparecchiature o software “ad hoc” in grado di raccogliere dati sulle reti Wi Fi e sulle reti di telefonia mobile.


La Società dovrà comunicare, infine, se i dati raccolti siano accessibili a terzi e con quali modalità e se siano stati ceduti.
 

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Scritto da Raffaele Vinciguerra

Giornalista di InfoOggi

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