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ELMAU (GERMANIA) 7 GIUGNO 2015 - Si terrà nella giornata di oggi, a Elmau (Baviera) il G7, summit tra le sette grandi potenze mondiali. Si discuterà dei principali temi mondiali attraverso i protagonisti dello scenario politico globale, ad eccezione della Russia di Putin, tagliata fuori da circa un anno a questa parte a causa delle note divergenze sul conflitto con l’Ucraina e della conseguente annessione della Crimea. Il vertice, che partirà ufficialmente oggi per concludersi nella giornata di domani, vede sul tavolo scottanti questioni quali appunto la situazione Ucraina, le difficoltà in Libia e più in generale la lotta al terrorismo islamico sino ad arrivare alle principali questioni economiche, tra le quali l’ormai consueta e ventilata ipotesi Grexit. [MORE]
I leader di Gran Bretagna, Italia, Giappone, Canada, Francia, Stati Uniti e Germania, sotto la guida della presidenza targata Angela Merkel approfondiranno inoltre i temi globali relativi a clima, ambiente, energia e sviluppo, in una giornata nella quale non sono mancate (e non mancheranno) proteste. Saranno circa 10 mila i manifestanti pronti ad esprimere il dissenso circa le diseguaglianze sociali e il maltrattamento ambientale a scapito di interessi personalistici e di scacco al tema della povertà. Si parla di un allargamento in termini numerici della protesta, la quale potrebbe acuirsi sino alle 40mila presenze.
L’auspicio è quello di una mobilitazione pacifica ma che possa comunque attirare l’attenzione e il sostegno dei Capi di Stato, rivendicando concetti anticapitalistici. E’ dunque allerta per possibili scontri violenti: sono circa 17mila i rappresentanti delle forze di sicurezza. 17 mila poliziotti a presidio della sicurezza e del buon andamento del principale tavolo mondiale: il castello sede degli incontri è stato, non a caso, blindato.
Obama-Merkel. Nella giornata odierna bilaterale Germania-Usa con il presidente Obama e la cancelliera tedesca, Angela Merkel. I toni paiono colloquiali e convergenti. «Con la Germania inseparabili nel mondo» dichiara Obama, rivolgendo parole al miele al proprio interlocutore tedesco. Non si tira indietro nemmeno la numero uno tedesca: «Gli Stati Uniti sono amici e partner essenziali, nonostante alcune divergenze». Incontro che ha fatto dunque da preludio e dall’inizio dei colloqui e dei lavori.
Situazione Ucraina. Non poteva mancare e non mancherà, una riflessione sulla situazione Ucraina, alla luce dei recenti avvenimenti che rischiano di far saltare gli accordi (già peraltro timidi) di Minsk. Il presidente ucraino Poroshenko non ha voluto smorzare i toni, rincarando la dose e parlando di «minaccia russa senza precedenti». La denuncia è dunque legata ad una politica di aggressione, ragione per la quale la Russia continua ad essere tagliata fuori dalla classica versione originaria del G8. Lo stesso presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, richiama la necessità di rafforzare gli accordi di Minsk e di accelerare sulle sanzioni da continuare ad imporre alla Russia di Putin.
Crisi greca. La crisi della Grecia continua ad essere banco di prova per la tenuta dell’Ue. La delicatezza della questione impone calma ma al contempo una seria presa in considerazione di soluzioni concrete da intraprendere. Atene resta in bilico e con il fiato sul collo, prima del prossimo incontro a Bruxelles nella giornata di mercoledì. Intanto, Jean Claude Juncker, presidente della Commissione Europea, ha esortato il presidente greco Tsipras a presentare proposte adeguate al percorso di riforme chiesto dall’Unione, ribadendo come debba essere esclusa una soluzione legata all’uscita dall’euro degli ellenici.
Cosimo Cataleta
foto da: futuroquotidiano.com