G20: In caso di attacco alla Siria, la Russia continuerà ad aiutare Damasco
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G20: In caso di attacco alla Siria, la Russia continuerà ad aiutare Damasco

venerdì 6 settembre, 2013

MOSCA, 06 SETTEMBRE 2013 - Tra le tante incertezze che, in questo periodo, danno vita a numerosi interrogativi sulle sorti della Siria, l'unica certezza attuale, secondo le maggiori agenzie di stampa, è che la Russia continuerà ad aiutare Damasco in caso di blitz da parte degli Stati Uniti.

Durante la conferenza stampa finale del G20, Barack Obama ha affermato: «Il regime di Assad con il suo utilizzo delle armi chimiche è una minaccia per la pace e la sicurezza mondiale». Enrico Letta ha poi parlato con i giornalisti specificato: «L'Italia lavora per superare le divisioni. La distinzione con gli Stati Uniti rimane sugli strumenti da usare in Siria ma lavoriamo per rinsaldare i legami transatlantici e il rapporto con gli Stati Uniti che resta forte e fondamentale. Infine, il premier italiano ha aggiunto un commento sulla questione delle armi chimiche, definendolo «Un inequivocabile crimine contro l'umanità».[MORE]

Mentre continuano le discussioni sull'eventuale uso delle armi chimiche da parte del regime di Assad, Barack Obama ha incontrato Vladimir Putin, durante un vertice "a sorpresa" durato venti minuti circa. A renderlo noto è stato il consigliere presidenziale Iuri Ushakov, il quale ha fatto sapere che tra i due leader restano divergenze sulla crisi siriana

Vladimir Putin ha fatto sapere: «Abbiamo passato tutta la serata a parlare di Siria, abbiamo finito all'una di notte». Il presidente russo ha anche spiegato, durante la conferenza stampa, che i Paesi del G20 sono divisi sull'argomento. Putin ha aggiunto: «In caso di azione militare contro la Siria, la Russia aiuterà Damasco come ha fatto finora, fornendo armi e tramite la cooperazione economica e intensificando quella umanitaria».

Secondo quanto riferito da Obama, però, la maggior parte dei Paesi del G20 ritiene Assad responsabile dell'uso di armi chimiche, facendo sapere: «Putin non è d'accordo, ma facendo un sondaggio sono sicuro che la maggioranza dice che è molto probabile che sia stato il regime di Assad». Il presidente degli Stati Uniti, sempre durante la conferenza stampa, ha specificato che le divergenze nascono sulla base del ruolo dell'Onu.

(Immagine da smh.com.au - Fonte: Ansa)

Alessia Malachiti


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