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PARIGI, 30 AGOSTO 2011 – Una sigaretta fumata da una donna è pericolosa quanto cinque fumate da un uomo. La dimostrazione di quanto appena detto arriva da uno studio italiano presentato al congresso della Società europea di cardiologia, in corso a Parigi, dalla professoressa Elena Tremoli del dipartimento di Scienze Farmacologiche dell'Università di Milano.[MORE]
L'organismo femminile è più vulnerabile, rispetto a quello degli uomini, agli effetti del tabacco, a prescidere da altri fattori quali l'età, la pressione arteriosa, la classe socilale.
“Sappiamo - ha spiegato la studiosa - che le donne sono naturalmente protette contro le malattie cardiovascolari, in particolare primo della menopausa. E questo porta ad avere meno attenzione nei confronti dei fattori di rischio per la salute femminile”.
L'indagine ha preso in esame 1694 uomini e 1893 donne di 5 Paesi (Finlandia, Svezia, Paesi Bassi, Francia e Italia) ed ha dimostrato che ogni sigaretta fumata da “lei” equivalga a cinque consumate da “lui”. Un calcolo fatto sulla base del numero delle sigarette consumate e della progressione della malattie cardiovascolari, indipendentemente da altri fattori di rischio come il colesterolo e la pressione. Un altro dato interessante è che, mentre per i maschi il livello di istruzione è inversamente proporzionale alla salute delle arterie, più hanno studiato meno sono ostruite, per le femmine ciò non vale.
“La maggiore nocività delle sigarette per il cuore delle donne - Spiega Elena Tremoli - è una scoperta particolarmente importante, in relazione all'ormai accertato fallimento sul sesso femminile delle campagne informative fatte negli ultimi anni per diminuire il numero dei fumatori”. Per la prima volta in Italia, rivela il Rapporto annuale sul fumo dell'Osservatorio Fumo Alcol e Droghe dell'Istituto Superiore di Sanità, si è raggiunta quasi la parità tra uomini e donne con il vizio. E queste ultime sono anche più restìe a smettere.
Lidia Tagnesi