Meloni: supporto alle PMI e taglio delle Tasse per un'Italia più produttiva
Politica Lazio Roma

Meloni: supporto alle PMI e taglio delle Tasse per un'Italia più produttiva

giovedì 14 novembre, 2024

Il Premier Giorgia Meloni ha condiviso un messaggio significativo sulla sua pagina LinkedIn, delineando le azioni e le priorità del Governo in un momento di profonde trasformazioni economiche. Incentrato sul sostegno alle piccole e medie imprese, il discorso evidenzia gli sforzi volti a migliorare la produttività del lavoro, facilitare il ricambio generazionale e fornire le risorse necessarie per assumere personale qualificato. Meloni ha illustrato i passi concreti per alleggerire il peso della burocrazia, promuovere una fiscalità più equa e rendere lo Stato un alleato delle imprese, attraverso misure come il taglio strutturale del cuneo fiscale e il rifinanziamento della Nuova Sabatini.

Giorgia Meloni. In un tempo di grandi trasformazioni, di cambiamenti che sono epocali nel modo di produrre, nel modo di lavorare e nel modo di investire, penso che il compito del Governo debba essere quello di accompagnare le piccole e medie imprese nelle sfide di questo tempo, fornire loro gli strumenti per liberare al massimo il loro potenziale. Penso all’attenzione per la produttività del lavoro, alla necessità di garantire il ricambio generazionale, alla priorità di assicurare il fabbisogno di personale qualificato. E penso al taglio della burocrazia e all’obiettivo di costruire uno Stato che sia un alleato di chi fa impresa, e non un ostacolo o un nemico.

Su queste e su molte altre sfide il Governo è costantemente al lavoro. Lo abbiamo dimostrato in questi due anni, e ci impegniamo ovviamente a farlo per i prossimi, a partire dalla nuova legge di bilancio. Una manovra ispirata al buon senso e al pragmatismo, che concentra le risorse a disposizione per sostenere le imprese che assumono e creano posti di lavoro, e per rafforzare il potere di acquisto delle famiglie.

Abbiamo, di fatto, smesso di gettare i soldi dei cittadini dalla finestra, o in cose secondarie o addirittura inutili, quando non controproducenti, e abbiamo abbassato le tasse, nonostante la situazione dei conti pubblici che abbiamo ereditato non esattamente facile.

Abbiamo reso strutturale il taglio del cuneo fiscale, abbiamo esteso l’esonero contributivo per le mamme lavoratrici con almeno due figli anche alle lavoratrici autonome e abbiamo rinnovato la detassazione dei premi di produttività e dei fringe benefit. Abbiamo confermato la super deduzione del 120% del costo del lavoro per le nuove assunzioni, e scelto di rifinanziare la Nuova Sabatini, portando il fondo per il 2025 a 607 milioni di euro e incrementando le risorse fino al 2029.

E dove abbiamo preso i soldi per fare tutto questo, visto che di soldi non ne abbiamo molti? Una parte arriva dal nuovo rapporto che abbiamo costruito tra fisco e contribuenti e che ci ha permesso di avere più entrate nelle casse dello Stato. Un’altra dal contenimento della spesa dei ministeri e un’altra parte ancora da banche e assicurazioni. È una cosa che nessuno aveva avuto il coraggio di fare finora e che rappresenta una grande novità rispetto al passato.


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