Cerca

Forconi, lo sciopero continuerà a Roma. In Sicilia si allentano le tensioni

Maria Lo Porto
Condividi:
Forconi, lo sciopero continuerà a Roma. In Sicilia si allentano le tensioni
Notizia in evidenza
Occhio alla notizia
Tempo di lettura: ~2 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

 PALERMO, 21 GENNAIO 2012- Risale solo a qualche ora fa la notizia del prolungamento dello sciopero a oltranza fino a giovedì 26 gennaio, pronunciato per bocca del leader del Movimento dei Forconi, Martino Morsello. Ma basta poco, un istante, per cambiare le carte in tavola. E dopo il passo indietro fatto dagli autotrasportatori, anche il Movimento Forza d’urto allenta la molla.[MORE]

E’ tregua dunque per l’isola, ma la lotta non si ferma. Lo ha reso noto all’Ansa, Mariano Ferro, uno dei fondatori del Movimento,  spiegando che << Non si può mettere in ginocchio più di quanto già lo è la Sicilia, non era questo il nostro obiettivo. Si è messo in moto il buon senso, non possiamo arrivare allo scontro con i siciliani, già provati da una situazione economica e sociale tanto difficile>> - e ha aggiunto - << La protesta non finirà ma la lotta si trasferirà a Roma. In queste ore ci stiamo organizzando, certamente già da domani o dopodomani saremo nella capitale>>.

<<La Sicilia – conclude il leader dei Forconi – rimane in stato agitazione e aggiunge Roma come sede di protesta per rivendicare i diritti di un popolo da sempre bistrattato. Quella che ha visto migliaia di siciliani sulle strade è già una pagina di storia della Sicilia>>.

Immediate le critiche del sindacato degli autotrasportatori, rappresentato da Giuseppe Richichi, dopo avere appreso dai media della decisione del leader di sospendere la protesta iniziata lunedì scorso. <<Il signor Mariano Ferro non rappresenta il movimento Forza d’Urto>> – ha detto Richichi a Rai News 24 - <<La sua presidenza da oggi con un’assemblea generale viene annullata>>.

Intanto, in vista dell'incontro tra Lombardo e Monti, dal movimento arrivano anche le prime richieste al governo. Una moneta popolare, il blocco dei prodotti agricoli cinesi ed esteri, un abbassamento del costo dell'energia elettrica a 0,030 euro e del prezzo di gasolio e benzina a 0,7 euro. Infine, l'attuazione dello Statuto siciliano e la rimodulazione del programma per lo sviluppo regionale.

 

Maria Lo Porto

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Maria Lo Porto

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.