Napoli e la Terra dei Fuochi, un #Fiumeinpiena per dire sì alla vita [Photogallery]
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NAPOLI, 17 NOVEMBRE 2013- Raggianti, consapevoli e con la testa alta nonostante tutta la pioggia che hanno preso addosso, senza mai abbassare lo sguardo. Con il maltempo, il vento e gli striscioni inzuppati, la folla di #Fiumeinpiena ha regalato alla città di Napoli una giornata bella, ricca e straordinariamente spontanea. Erano in 150 mila e da piazza Mancini sono arrivati in Piazza del Plebiscito, dove sul palco si sono alternati organizzatori, rappresentanti dei comitati, parroci e tante mamme orfane di figli. Alle 20 l'evento è stato chiuso con il concerto di Maurizio Capone & Bungt Bangt che fino alle 22 hanno animato la piazza, suonando strumenti completamente riciclati e reinventati da questi geni partenopei. Come un fiume in piena i cittadini campani e non solo, hanno attraversato le vie del centro, ballando e cantando come in un giorno di festa anche sotto la pioggia incessante. Fino alla fine hanno gridato il diritto alla salute, alle bonifiche e alla possibilità di inserire il reato ambientale nel Codice Penale. Tante proposte, tante soluzioni ad un problema che il sottosuolo campano ha digerito per anni, ma che soltanto ora è riuscito a riemergere in superficie, dando quella visibilità mediatica ad una morte atroce e surreale dei tanti malati di tumore della regione.[MORE]
#IProtagonisti. Durante i preparativi di questa grande manifestazione numerosi sono stati i personaggi famosi che hanno manifestato la loro adesione alla causa, peccato però che questo supporto fisicamente non è mai avvenuto. Infatti soltanto Nino D'Angelo, i 99 Posse e l'attore Patrizio Rispo hanno sposato in pieno l'evento, partecipando in testa al corteo della manifestazione. Gli altri vip si sono limitati a mostrare un cartello con #fiumeinpiena da casa propria.
Presente anche se per poco il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il quale dopo le polemiche del gonfalone del comune in testa al corteo, ha sfilato da libero cittadino senza la fascia tricolore.
Don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano è uno degli organizzatori delle tante manifestazioni di questi ultimi mesi e con forza ed autorevolezza ha ampiamente spiegato quanto i roghi tossici e tutta spazzatura accumulata nel nostro territorio, siano di notevole importanza sia per i politici che per la camorra. Alla nostra domanda sul perchè da anni è sempre in prima fila su questi temi, Patriciello ci ha semplicemente risposto “Lo faccio per amore della mia terra, perchè sono 20 anni che vedo morire i miei concittadini di questo male incurabile. Combatto questa battaglia anche per mia madre, che è malata anch'essa. ”
Anche Padre Alex Zanotelli ha manifestato il proprio supporto al popolo campano. Patrizio Rispo invece ci ha raccontato quanto è tremendamente importante questo giorno “Siamo qui non per per sfilare o fare scena, siamo qui perchè il popolo campano ha preso coscienza delle proprie potenzialità ed io che sono napoletano e vivo qui non posso non partecipare a questa grande manifestazione di voglia di vivere che è oggi. ” L'attore di Un posto al Sole, ha poi commentato la brutta figura del giornale L'Espresso con il titolo “Bevi Napoli e poi muori”, affermando che è stata una caduta di stile del tutto inopportuna ad una terra già negativamente promossa in tutto il mondo.
#IBambini. Utilizzo il maiuscolo per farvi capire, quanto dobbiamo un futuro ai più piccoli. Siamo in debito con tutti gli angeli che ci hanno lasciato a 2, 5, 10 anni e con le mamme che hanno raccontato con speranza e commozione quanto il vuoto da essi lasciato non deve essere inutile ma un monito per tutti. I volti dei bambini volati in cielo erano presenti al corteo e sul palco del Plebiscito, ed ognuno è servito a raccimolare un piccolo barlume di speranza ed orgoglio poiché una strage così non deve verificarsi più.
#Stopbiocidio. Bonifiche, incastrare i colpevoli, impianti di compostaggio, no all'inceneritore, no alle gare d'appalto gestite dalla camorra nel ciclo dei rifiuti, no alla legge regionale sui rifiuti, introduzione del registro dei tumori, no ai roghi tossici, tutela del territorio e promozione dei prodotti agroalimentari sani.
Ma soprattutto sì alla vita.
Nicoletta de Vita