Fith declassa l'Italia a causa del risultato delle elezioni. Napolitano: "Serve un governo"
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LONDRA, 9 MARZO 2013 – La Fitch raitings, agenzia internazionale di valutazione del credito e rating, ha declassato l’Italia, tagliando il suo rating da A- a Bbb+.
In una nota diffusa dall’agenzia viene spiegato il motivo della decisione, motivata dai “risultati inconcludenti delle elezioni politiche del 24-25 febbraio che (ndr) rendono improbabile la formazione nelle prossime settimane di un nuovo governo”.
Infatti, secondo l’agenzia, “l’aumento dell’incertezza politica e il possibile stallo sulle riforme strutturali costituiscono un ulteriore choc per l’economia reale nel bel mezzo di una profonda recessione”, recessione che sta duramente colpendo il Paese, che viene definita come una delle più profonde d’Europa e che minaccia, inoltre, di aggravarsi ulteriormente a causa di molteplici fattori, fra i quali spiccano il sempre più preoccupante calo di occupazione, che da innumerevoli mesi affligge e preoccupa la popolazione italiana, e la debolezza degli indici di fiducia nei confronti del nostro Paese.[MORE]
L'Italia, anche agli occhi dell'estero, ha quindi urgente bisogno di un governo forte in grado di guidarla ad uscire dalla crisi. Lo sa bene il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che già nei giorni precedenti aveva chiesto alle forze politiche emerse come le più forti dal "voto includente" di effettuare uno sforzo serio di coesione.
«Siamo sempre riusciti a superare i più acuti momenti di crisi e di scontro sul piano istituzionale, dobbiamo riuscirvi anche questa volta» Ha dichiarato il Capo di Stato, che il 19 Marzo inizierà le consultazioni con tutte le forze politiche, nella speranza di riuscire a trovare un accordo per dare al Paese un governo che sia finalmente in grado di varare manovre efficaci per contrastare la sempre più grave crisi e per cercare di alleviare i gravi disagi economici che stanno affliggendo la maggior parte della popolazione italiana.
(fonte www.ilfattoquotidiano.it; www.agi.it; www.ilgiornale.it)
(foto: www.economia.leonardo.it)
Elisa Lepone