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Roma, 4 luglio 2011- Le disposizioni contenute nella Manovra fiscale approvate dal Governo, sembrano mirare alla riduzione delle liti in corso tra contribuenti e Fisco. Questa posizione è in linea con il maxiemendamento al decreto sviluppo (che deve essere sottoposto al voto del Senato). In esso sono stati previsti una serie di limiti agli esattori quali il divieto di ipoteche sulla prima casa per importi inferiori a 20mila euro e l’allegerimentola per i debiti fino a 2mila euro delle ganasce fiscali delle temute ganasce fiscali (ovvero il fermo amministrativo dei veicoli intestati al contribuente disposto da Equitalia come metodo di riscossione coattiva dei tributi inevasi).[MORE]
Inoltre, in esso è contenuto anche lo stop automatico di 180 giorni agli avvisi esecutivi e l’obbligo, entro 180 giorni, dei giudici di esprimersi a favore o meno sulla sospensione del pagamento ad opera del contribuente.
In sostanza, il condono dovrebbe portare alla chiusura delle liti fiscali fino a 20mila euro.
Poi, è stato previsto un rinvio al 1° ottobre dell’accertamento esecutivo. Infine, prima di andare dinnanzi al giudice, vi sarà l’obbligo di tentare una mediazione con l’Agenzia delle Entrate.
Si stima che attraverso esso, si potrebbe arrivare ad una sospensione di circa 250mila contenziosi , in terzo dei fascicoli pedenti ( l’80% circa sono al vaglio delle commissioni provinciali). In particolare, sotto il profilo territoriali, i due terzi delle cause pendenti risultano essere concentrate in 4 regioni: Sicilia (26% del totale nazionale), Lazio (14%), Campania (13%) e Calabria (12%).
Tutto ciò non deve indurre a pensare che si sta andando verso un Fisco più blando. Infatti, per gli importi oltre i 20mila euro rimarrà l'immediato ricorso al giudice. Sotto i 20mila euro spetterà all'Agenzia dell’Entrate decidere se e in base a quali criteri accogliere le proposte di "patteggiamento" dei contribuenti.
Non ci resta che attendere per vedere come e se si avrà un’attuazione concreta.
Rosy Merola