Cgia, fisco: le tasse più onerose spettano alle imprese italiane
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ROMA, 29 LUGLIO - La Cgia di Mestre fa sapere che l’imposizione fiscale sulle imprese italiane è la più elevata d'Europa.[MORE]
Nel Belpaese infatti, la percentuale delle tasse pagate dalle aziende sul gettito fiscale totale sarebbe pari al 14,9, a fronte di una media dell'Ue dell'11,5. Le imprese italiane verserebbero al fisco 105,6 miliardi di euro all'anno: quelle tedesche pagano di più (135,6 miliardi), ma a fronte di una popolazione maggiore.
Così il coordinatore della Cgia Paolo Zabeo: "Sebbene alle nostre imprese sia richiesto lo sforzo fiscale più oneroso d'Europa, la qualità dei servizi ricevuti dallo Stato è spaventosamente inadeguata. Ricordo, ad esempio, che il debito commerciale della nostra Pubblica Amministrazione nei confronti dei propri fornitori è di 64 miliardi di euro, di cui 34 riconducibili ai ritardi nei pagamenti.
Il peso economico della cattiva burocrazia sulle Pmi, invece, è di 31 miliardi e il deficit infrastrutturale, sia materiale che immateriale, grava sul sistema produttivo per almeno 40 miliardi di euro". A comprovare l’eccessivo peso delle tasse che grava sulle imprese del nostro Paese è il confronto sul ‘tax freedom day’ dei principali Paesi Ue.
Nel 2016 infatti, famiglie e imprese italiane avrebbero idealmente terminato di onorare il fisco il 4 giugno, in sostanza dopo ben 155 giorni di lavoro. Rispetto all’Italia, la Germania avrebbe chiuso i conti col fisco 8 giorni prima (27 maggio), nel Regno Unito hanno festeggiato con 25 giorni di anticipo (10 maggio) e in Spagna circa un mese prima (6 maggio). Solo in Francia la situazione risulterebbe peggiore della nostra: nel 2016 il giorno di liberazione fiscale è coinciso infatti con il 23 giugno, 19 giorni dopo quello italiano.
Luna Isabella
(foto da forumeconomia.it)