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GENOVA, 11 OTTOBRE 2011 – Insoddisfazione dei sindacalisti in seguito all’incontro a Roma di enti locali liguri, azienda e sindacati, per discutere sul futuro di Sestri Ponente. E i 400 operai, riuniti dalle prime ore del giorno davanti alla Fincantieri bloccano via Soliman e incendiano cassonetti della spazzatura.[MORE]
È finito male, senza l'annuncio di alcuna nuova commessa certa per il cantiere di Sestri Ponente e con una netta spaccatura fra i sindacati (la Fiom da una parte, la Fim e la Uilm dall'altra), l'incontro al ministero dello Sviluppo Economico convocato dal titolare Paolo Romani.
Per il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, dalla riunione di oggi al ministero dello Sviluppo Economico su Fincantieri sono emerse luci e ombre: positivo lo sblocco dei finanziamenti, ma non bisogna dimenticare che la vocazione storica di Sestri è quella di costruire navi. «Grazie alla mobilitazione dei lavoratori e della città di Genova - ha commentato - è stato dato il via libera definitivo al finanziamento di 50 milioni di euro per il ribaltamento a mare dello stabilimento di Sestri Ponente». Nello stesso tempo, però, «resta molto negativa l'assenza di certezze per nuove commesse». Ipotesi eolico? «Sestri crediamo vada salvaguardato come cantiere navale» ha detto.
Il ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani, ha espresso l’intenzione di convocare un nuovo tavolo con i sindacati e l’amministratore delegato, Giuseppe Bono, per mercoledì 9 novembre, con l’obiettivo di fare il punto sulla situazione complessiva di Fincantieri su tutto il territorio nazionale. È quanto emerge da fonti sindacali, presenti al tavolo in corso al ministero di via Veneto.
Marika Di Cristina