Figlia di Totò Riina eletta al consiglio scolastico, ed è subito polemica
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CORLEONE (Palermo), 29 NOVEMBRE 2011 - ''Una candidatura inopportuna'', queste le parole con cui il sindaco di Corleone, Nino Iannazzo, ha commentato l'elezione di Maria Concetta Riina, primogenita del boss Toto', nel consiglio di circolo della scuola elementare frequentata dalla figlia, in rappresentanza dei genitori.[MORE]
E’ arrivata sesta su dieci candidati che concorrevano agli otto posti disponibili, 36 voti su 270 che comunque le sono bastati; tra gli eletti anche due responsabili del Laboratorio della legalità, una delle quali, Elena Bagarella, pare sia una lontana parente del boss Leoluca, ma da sempre impegnata nel sociale. Il Giornale di Sicilia sottolinea che già il 30 ottobre del 1995 Concetta Riina era stata eletta, con 57 preferenze su 239, quale rappresentante degli studenti nel consiglio d'istituto del Liceo scientifico. Una scelta che anche allora scatenò molteplici polemiche. Nicolo' Botta, preside di quel periodo, disse16 anni fa: ''Per noi e' un'allieva che abbiamo accolto senza riserve. Nessuno l'hai mai emarginata o tanto meno le ha fatto pesare il nome che porta. Le colpe dei genitori non devono ricadere sui figli''.
Polemiche che si ripropongono oggi, il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia ha commentato "Fa pensare e lascia seriamente perplessi che un nome come quello dei Riina riscuota ancora consenso a Corleone", parole dure anche per il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia. "Se la figlia del boss Totò Riina vuole impegnarsi nel consiglio di circolo della scuola elementare deve prima dire pubblicamente 'no' a Cosa nostra. E c'è un modo solo per farlo: prendere le distanze dal padre e dai fratelli e convincerli a collaborare. Diversamente, qualsiasi impegno sociale è una presa in giro, un modo per ribadire una presenza, che va respinta e isolata” e Lumia ha poi concluso "Far parte di un organismo scolastico vuol dire prendere iniziative e decisioni che riguardano l'educazione e la formazione dei ragazzi, anche e soprattutto sul fronte della legalità e del bene comune. Pertanto è necessario che tutti i componenti abbiano le carte in regola per ricoprire un ruolo così delicato".
(Fonti: La Repubblica, Ansa, Adnkronos)
Sara Marci