Fidaf. Prestigiosa Borsa di Studio per Habakkuk Thomas Baldonado
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Altra storica impresa del nostro football, che con Thomas ‘Habba’ Baldonado conquista una borsa di studio “full” alla Coastal Carolina University.
Se il football giovanile ci sta facendo emozionare non poco qui in Italia, notizie sensazionali ci giungono dagli States, dove sono ormai diversi gli atleti italiani impegnati a seguire il proprio sogno sportivo. L’ultima in ordine cronologico e, certamente, la più importante è quella relativa a Thomas “Habba” Baldonado, atleta classe ‘99 dei Lazio Marines che, in virtù delle ottime prestazioni ottenute durante la sua permanenza alla Clearwater High School, dove studia e gioca da qualche mese, ha ottenuto una prestigiosa borsa di studio “full” alla Coastal Carolina University, che milita in Division I. E’ la prima volta che accade e l’impresa di Habba, come da sempre viene chiamato dagli amici, è ancora più incredibile se si pensa che l’atleta romano è partito per gli USA solo lo scorso agosto. In meno di 4 mesi è riuscito a stupire tutti, un concentrato di talento, dedizione e grinta che ha catturato l’attenzione degli osservatori fino a questo prestigioso risultato.[MORE]
Abbiamo raggiunto Habba al telefono per una breve ma doverosa intervista!
Quello che ti sta succedendo ci riempie tutti di grandissimo orgoglio....ti rendi conto che sei il primo atleta italiano ad ottenere un riconoscimento di questo tipo? Raccontaci come è andata.
Innanzitutto voglio dire che mi sento onorato per tutti i complimenti ricevuti. Essere uno dei pochi atleti italiani riusciti in questa impresa è un sogno. Ho iniziato a giocare a football a 14 anni, quindi diciamo in tarda età rispetto a tutti gli americani che giocano qui. Per riuscire ad allinearmi al loro livello in ogni caso ho dovuto lavorare duro tutti giorni, con un’idea impressa in mente: diventare il migliore in ciò che facevo. Questo risultato è anche frutto dell’impegno e della fiducia che mi sono stati profusi da tutti i coach che ho avuto, e che vorrei ringraziare , partendo dall’U16 ad oggi
In questi giorni sei stato invitato a visitare ufficialmente la Coastal Carolina. Quali sono le tue impressioni? Hai avuto modo di conoscere il mitico Joe Moglia, HC degli Chanticleer?
Questo fine settimana sono stato ospite ufficiale della Coastal Carolina University. È stata un’esperienza unica, ho avuto l’opportunità di visitare il loro campus straordinario e nuovissimo, di conoscere meglio il loro programma di football e di conoscere tutto il loro coaching staff. Ho avuto la grande occasione di conoscere il loro Head Coach Joe Moglia di persona, grande persona e grande coach che mi ha veramente impressionato e colpito con uno dei sui discorsi. Tutto sommato è stata una bella visita, mi sono piaciuti sia il college che il loro programma per il football ... vedremo come andrà in futuro.
Tu giochi DE e in Italia ha indossato anche la maglia azzurra con la Nazionale U19. Come ti sei trovato in campo in questi primi sei mesi di lavoro? Com'è stato il tuo rapporto con i compagni di squadra? Ti sei trovato in difficoltà nel seguire il programma atletico, oppure è filato tutto liscio?
Come hai detto tu ho anche alle spalle la grandiosa esperienza di aver giocato per la Nazionale italiana, cosa che ho amato. Posso dire che sono arrivato qui con l’idea di voler lavorare duro per riuscire ad ottenere il meglio a cui posso aspirare, quindi non mi sono mai trovato in difficoltà giocando da starter per la mia squadra; l’unica cosa che mi ha un po’ rallentato è stato un infortunio al gomito, che fortunatamente ho superato alla grande. Sono anche grato per aver trovato una grande squadra con cui sin dall’inizio sono andato d’accordo e un grande coaching staff.
Sappiamo che, a questo punto, resterai a Clearwater fino alla fine dell'anno scolastico e ti diplomerai lì. Avresti mai sperato in un epilogo del genere, quando sei partito ad agosto?
Devo dire che sono partito inizialmente con l’idea di rimanere solamente 6 mesi. Mano a mano che il tempo passava mi sono però trovato sempre meglio in questo posto, fino ad arrivare al punto in cui ho deciso di rimanere qui per riuscire ad entrare al college e cercare di rimanere all’interno del mondo del football americano il più a lungo possibile. Speravo che questo giorno arrivasse da quando ho iniziato a giocare a football e finalmente è successo. D’ora in poi spero solo nel meglio!!
Habba è la ciliegina su una torta che, per i nostri colori, sta diventando sempre più gustosa. Alla Coastal Carolina University, con una borsa di studio nuova di zecca a coprire l’ultimo anno di corso, c’è anche Lorenzo D’Angelo, altro ex Marines Lazio che è riuscito a conquistarsi la stima e l’affetto di tutto il team degli Chanticleer. Sempre a Clearwater, inoltre, stanno comportandosi egregiamente anche Piero Giacomelli (Giants Bolzano), Kevin Cavazzini (Aquile Ferrara) e Iamine Koanda (Lions Bergamo).
Ci spostiamo in California, a San Francisco, dove Samuele Cavallini (Seamen Milano) sta frequentando il college e giocando per i Gladiators Chabot. Anche lui proviene da Clearwater, come il compagno di squadra Lorenzo Nave e, insieme, hanno vissuto la bellissima soddisfazione di giocare nel team Europe Warriors, che lo scorso 7 dicembre ha sfidato la selezione U19 messicana. Non è andata benissimo in termini di risultato (hanno perso per 51 a 7), ma l’esperienza è stata comunque importante: “E’ stata una settimana impegnativa, con allenamenti mattutini, pomeridiani e meeting serali” , ci racconta Samuele. “Ho partecipato a tanti camp nel corso della mia carriera sportiva, oltre ad aver trascorso due anni in America, ma devo dire che qui è stata dura: l’aria pesante del Messico e la necessità di mettere insieme una squadra competitiva in soli 5 giorni non ci hanno certo semplificato le cose. Malgrado il risultato è stata un’esperienza fantastica e mi auguro che in futuro siano sempre di più i ragazzi che, come me, desiderano mettersi alla prova e confrontarsi con questo tipo di esperienze. Rappresentare l’Europa o l’Italia in competizioni internazionali è qualcosa di assolutamente unico!”.
Una menzione speciale spetta anche a William Testa, kicker della Nazionale U19 e dei Lions Bergamo, che sempre lo scorso weekend si è aggiudicato la speciale Kickoff Competition allo Showcase Camp di Austin, Texas. William ha gareggiato contro kicker provenienti da tutti gli Stati Uniti, atleti che nel corso dell’anno hanno partecipato a speciali camp organizzati da EuroKickers e Kickingworld, e ha vinto piazzando un calcio da 65 yard direttamente nel cuore della endzone, con un “hang time” (ovvero il tempo che passa dal calcio a quando la palla tocca terra o viene recuperata dal ritornatore) di 4.25 secondi.
Se Giorgio Tavecchio sta riempiendo le cronache sportive americane e non solo, dunque, sono sempre di più i giovani atleti italiani che stanno regalando lustro al football made in Italy e di questo siamo profondamente orgogliosi!