Fiat, Marchionne: tutti i lavoratori italiani rientreranno dalla cig
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MILANO, 10 GENNAIO 2013 – «Se non crolla un'altra volta il mercato, col tempo rientreranno tutti i lavoratori in cassa integrazione», così risponde - in un’intervista del direttore di Repubblica Ezio Mauro - l’ad di Fiat, Sergio Marchionne, dopo l’avvenuta acquisizione della Chrysler da parte della Fiat. Per Marchionne, questo sarà possibile «uscendo dal mercato di massa dove i clienti sono pochi e i concorrenti tanti e puntando invece sulla fascia Premium che invece comporta prodotti di alta qualità, con concorrenza ridotta e margini più larghi. Abbiamo marchi fantastici e per definizione Premium, come Maserati e Alfa. Perché non reinventarli?». Per rendere ciò possibile, l’ad di Fiat promette di far ripartire tutti gli impianti italiani: «A Mirafiori - Grugliasco si faranno le Maserati. A Melfi le 500 X e piccole Jeep. A Pomigliano le Panda. A Cassino il rilancio dell'Alfa. Mi impegno: saranno riattivati in pieno tutti gli impianti italiani». [MORE]
Venendo alle questioni più “tecniche”, concernenti la nuova società Fiat-Chrysler, aggiunge: «Avrà un nome nuovo e la fusione spero si possa fare subito. La quotazione sarà a Milano, dove c’è un accesso più facile ai capitali. Il mercato più fluido è quello di New York, ma deciderà il cda. La sede sarà decisa in base alla scelta di Borsa, ma ha un valore puramente simbolico, emotivo». Nel corso dell’intervista, Marchionne non dimentica di dire un «grazie a Barack Obama. È stato lui a concretizzare l'American Dream di Fiat. La nostra fortuna è stata di poter trattare direttamente con la sua task force e non con i creditori di Chrysler come voleva la vecchia logica».
Infine, reazioni positive alle suddette dichiarazioni dell’ad del Linghotto da parte di sindacati: «Abbiamo atteso per sei anni frasi come quelle dell’intervista di oggi di Marchionne, è una buona notizia, adesso ci aspettiamo nel piano di aprile che ci sia realmente un rilancio e soprattutto ci siano gli investimenti sui vari stabilimenti. Finora troppe ore di cassa integrazione e troppe perdite economiche per i lavoratori e troppe incertezze: questa intervista sgombra il campo da una serie di preoccupazioni che continuano ad assillare i lavoratori e anche il sindacato che, come il nostro, ha investito su questo percorso», ha affermato il segretario generale della Uilm Rocco Palombella.
Rosy Merola