Fiat, Landini: «Riprendiamo a trattare». Gli altri sindacati: «Fiom firmi contratto»
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TORINO, 25 NOVEMBRE 2013 - Dopo tre anni di rottura, è ripreso oggi il dialogp tra Fiat e Fiom. «Abbiamo ricominciato da dove ci eravamo lasciati. Riprendiamo la trattativa dalla porta principale», questo il commento del numero uno della Fiom, Maurizio Landini al margine del primo incontro con il Lingotto.
Il leader della Fiom ha poi aggiunto: «Abbiamo ribadito all'azienda che continueremo a insistere affinchè il Governo convochi un tavolo di confronto sulle scelte di politiche industriale che devono essere fatte, un punto non secondario e che va affrontato. Siamo interessati che l'obiettivo di non chiudere stabilimenti sia concretamente praticato e abbiamo ricordato che ci sono una serie di vicende aperte, a cominciare da Termini Imerese a Irisbus e alla stessa Alfa di Arese, che non possono non essere affrontate. A Termini l'azienda aveva detto che avrebbe raddoppiato l'occupazione. In Fiat basta cassa meglio i contratti di solidarietà », concludendo: «Ci siamo impegnati a riverderci entro metà dicembre».
Polemica è stata la replica dei sindacati firmatari: «La Fiom vuole sedersi ad un tavolo unico con Fiat? Firmi il contratto collettivo e condivida la piattaforma». Come ha sottolineato il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo: «La Fiom deve fare solo una cosa: firma il CCSL e poi si siede con noi, se siamo d'accordo che essa firmi il contratto. Oggi si discute del rinnovo di un contratto gia' in essere e lo discutono solo le organizzazioni che lo hanno firmato. Non mi che la Corte Costituzionale parli di questo».
A ciò si aggiunga anche il commento del segretario della Fim, Ferdinando Uliano: «Noi abbiamo risposto alla Fiom. Certo, stiamo nelle fabbriche, in mezzo ai lavoratori, non nei palazzi. E le scale non sono, quindi, la nostra distanza con loro, ma se mai le fabbriche, perché noi le frequentiamo ancora. La Fiom non può insultarci e poi chiederci incontri unitari. Ci vuole rispetto tra organizzazioni. La Fiom se vuole partecipare ai tavoli deve fare due cose:accettare il contratto sottoscritto e riconoscere la nostra piattaforma. Siccome su questo Landini tergiversa, perché questo vorrebbe dire sancire la propria sconfitta dal punto di vista sindacale, non faccia il furbo con noi».
Per il segretario nazionale della Uilm Roberto Panical: «Qui c’è una piattaforma e solo chi condivide quella piattaforma si può sedere con noi al tavolo. Condividere la piattaforma significa accettare anche il contratto e questo non ci risulta. Per noi - ha concluso - non e' un problema se Fiat incontra la Fiom, ma non so su quale tema possano aver discusso in quanto una piattaforma non c’è».
Sulla suddetta polemica, Landini ha puntualizzo che «è la sentenza della Corte a imporre una trattativa unitaria. In ogni caso, la Fiom ha proposto agli altri sindacati incontri unitari fin dal 28 aprile scorso. Abbiamo proposto l'incontro alla Fiat lo stesso giorno in cui lo abbiamo chiesto agli altri sindacati che hanno la sede nazionale nello stesso nostro palazzo. Il Lingotto è stato più veloce a risponderci mentre le altre organizzazioni non hanno trovato nemmeno il tempo di salire le scale».
(Fonte: Ansa)
Rosy Merola [MORE]