Fiat-Chrysler cede più del 6% per titoli collocati a 11 dollari
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
TORINO, 11 DICEMBRE 2014 - Il gruppo Fiat-Chrysler ha immesso in Borsa quasi cento milioni di azioni, per una cifra che si aggira intorno agli 11 dollari per singola azione. Per gli investitori, il rendimento auspicato è dello 7,875%.
Su un prestito totale di 2,875 miliardi di dollari, l'azionista di maggioranza della FCA ha dato disponibilità per 886 milioni di dollari, mentre le banche finanzieranno per ulteriori 375 milioni. Un ulteriore miliardo e 614 milioni di dollari dovranno arrivare dalla Borsa e l'azienda ha reso noti i risultati della prima giornata di immissione di titoli sul mercato all'alba.[MORE]
Nella prima mattinata a Wall Street, Exor (maggior investitore di FCA) avrebbe perso il 2,17%, mentre la stessa FCA dovrebbe cedere il 6,3%. Per dare maggiori opportunità di guadagno agli investitori, la FCA ha pensato anche di dare a chi decide di investire nell'azienda azioni gratuite di Ferrari (per la quale Marchionne starebbe pensando a un cambiamento di sede all'estero già nei primi mesi del 2015).
Ferrari interverrà nell'operazione in due modi: con l'ultima parte dei pagamenti come parte della Fiat (come formalità prima della scissione definitiva) e con le proprie azioni, che dovrebbero spingere nuovi investimenti. Per Consob, la "spinta" di Ferrari su FCA si sarebbe già arrestata, perché i titoli FCA si sarebbero allineati agli 11 dollari inizialmente proposti al mercato, senza rialzi di importante rilievo.
(Foto clubalfa.it)
AGGIORNAMENTO ORE 19.00: In un comunicato stampa, Fiat-Chrysler nega il trasferimento di Ferrari all'estero. "Non vi è alcun piano o intenzione di trasferire all’estero la residenza fiscale di Ferrari S.p.A., né alcun progetto di delocalizzare le sue attività italiane, che continueranno ad essere soggette al regime fiscale italiano" è la replica di Fca alle prime indiscrezioni, che parlavano di un possibile trasferimento di Ferrari in Lussemburgo.
Annarita Faggioni