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CATANZARO, 15 OTTOBRE 2013 – Riceviamo e pubblichiamo. La Segreteria Provinciale di Fiamma Tricolore informa che sono state già alcune decine le telefonate ed i contatti di cittadini catanzaresi che confermano l’esistenza e l’estensione del problema del pagamento della Tares in Città.
Svariate le problematiche rilevate, tra cui le più comuni la mancata ricezione del modello F24 da cui si evince la cifra da pagare e la difficoltà a pagare a causa soprattutto dell’improvvisa avvenuta comunicazione e della consistenza della cifra da pagare ma, sorprendentemente nessuno ha dichiarato di non voler pagare, solo di aver bisogno del tempo necessario a raccogliere la cifra, data l’intempestività o la mancata ricezione della richiesta.
La Fiamma Tricolore da atto con immenso piacere ai catanzaresi di un senso civico veramente singolare da trovare in altri luoghi e, di contro, rinnova la richiesta all’amministrazione di essere all’altezza e degna della cittadinanza, atteso anche il previsto flop delle azioni messe in campo per dare tardivi chiarimenti sul pagamento richiesto, in particolare è necessario che l’assessore al bilancio sciolga il nodo relativo all’applicazione di sanzioni moratorie per il ritardato pagamento, che in una dichiarazione ai mass-media pare sia di una settimana già a partire dalla scadenza della prima rata, mentre in una successiva riunione con le categorie commerciali pare sia da calcolare solo in caso di ritardato pagamento relativo al saldo finale.
Anche questo fa parte di quello che a noi pare dilettantismo amministrativo e che è comunque un atto del tutto irriguardoso verso i Catanzaresi tutti.
Per quanto riguarda invece la necessità di attivarci tutti per prestare più attenzione ai gravi sprechi che ancora oggi si rilevano presso l’amministrazione comunale oggi ci segnalano la grave situazione che vivono le famiglie del centro storico, che hanno bambini in età da scuola dell’obbligo, a seguito della chiusura contemporanea di ben quattro plessi scolastici come la “Mazzini”, la “Chimirri”, la “Maddalena” e la “Carbone”.
Di contro i ragazzi di questa zona sono stati allocati nell’ex-palazzo Standa in locali certamente non molto accoglienti per dei bambini ma che, in compenso, pare costino di fitto “un botto” (si parla di 25.000 €), mentre gli uffici della Direzione sono allocati in uno stabile di Via Paglia, e vai con ulteriore fitto, nonostante alcuni locali dell’ex-palazzo Standa siano tuttora liberi ed inutilizzati. Certamente anche questo è un costo per servizi ai cittadini che vorremmo fosse evitato alla Comunità, adoperandosi per mettere in sicurezza le strutture comunali delle scuole chiuse per farle riaprire al più presto. [MORE]
Notizia segnalata da Natale Giaimo