Festival Belliniano: il Tar di Palermo annulla tutti i decreti a favore di Alberto Veronesi
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CATANIA, 23 GIUGNO 2014 - Riceviamo e pubblichiamo. Un nuovo colpo di scena definisce ulteriormente la vicenda giudiziaria intorno al Festival Belliniano. Tutto a favore del maestro Enrico Castiglione. Infatti, con sentenza depositata a Palermo il 16 giugno scorso, la prima sezione del TAR ha annullato tutti i decreti, emessi nel 2011 dall’allora Assessore regionale al Turismo e Spettacolo Daniele Tranchida, relativi al finanziamento assegnato ad Alberto Veronesi e alla sua Associazione Sviluppo Sinfonico Siciliano per l’attività dedicata a Vincenzo Bellini, utilizzando però denominazioni non proprie e creando un festival belliniano concorrente a quello diretto e fondato da Castiglione.[MORE]
Il Tar ha così sentenziato la gravissima illegittimità del finanziamento di un milione e cinquencentomila euro concesso all’associazione presieduta da Veronesi, ordinandone l’annullamento anche per clamorosa e conclamata concorrenza.
Si tratta di uno sviluppo cruciale che mette ancora una volta chiarezza sulla legittimità e storicità, ormai consolidata, del festival fondato a Catania nel 2009 da Enrico Castiglione, assumendone anche la direzione artistica: iniziativa subito sposata con protocollo d’intesa da Provincia, Comune e Teatro Bellini. Nello stesso anno la prima memorabile edizione, che trovò il suo apice nella storica rappresentazione di "Norma" nel restaurato Teatro Romano di Catania. La manifestazione vide così finalmente rinascere il Festival Belliniano abbandonato dal Teatro Bellini nel 1994, mettendo d’accordo le istituzioni della Città e la stessa Regione Sicilia.
Va ricordato che il TAR si era già espresso il 3 aprile 2012 su ricorso del maestro Castiglione e dell’Associazione Festival Euro Mediterraneo, sospendendo l’efficacia dei decreti assessoriali dell’Assessore Tranchida e del direttore generale Marco Salerno. Ora il TAR di Palermo ha emesso la sentenza, durissima e chiarissima, soprattutto per i risvolti che l’intera vicenda avrà per il Festival Belliniano, che con tale denominazione, opportunamente e correttamente registrata dal maestro Castiglione e dall’Associazione Festival Euro Mediterraneo, è ancora di più tutta nella legittimità, proprietà ed esclusiva disponibilità degli stessi.
La motivazione della sentenza punta infatti sulla evidente mancanza, nel festival di Veronesi, del "carattere consolidato" richiesto ai fini dell’inserimento nel suddetto Calendario della Regione. Da qui la lesione al maestro Castiglione e alla sua precedente e storicizzata manifestazione, "incentrata sul medesimo artista e programmata nel medesimo contesto spazio-temporale", creando – recita la sentenza - "frustrazione della proiezione competitiva nel settore artistico di riferimento".
Il TAR ha quindi ritenuto sussistere il pregiudizio grave ed irreparabile nei confronti del Festival Belliniano costituito, in base al suddetto protocollo d’intesa che ne sanciva la nascita nel 2009, "su progetto esclusivo dell’Associazione Festival Euro Mediterraneo", presieduta dal maestro Castiglione. Il Festival Belliniano diretto dal regista e scenografo romano, di cui quest’anno è in cantiere la sesta edizione, si è svolto trionfalmente in tutti questi anni a Taormina e naturalmente a Catania, con artisti del calibro di Uto Ughi, Ivo Pogorelich, Shlomo Mintz e tanti altri.
La nuova e avviata collaborazione tra il maestro Castiglione e il Teatro Bellini per la rappresentazione di Aida al Teatro Greco di Siracusa, e appunto l’emissione della nuova sentenza del TAR di Palermo, fanno ora sperare lo schiudersi di proficui orizzonti. E che possa essere seriamente sancita la sinergia tra il Teatro Bellini e il legittimo Festival Belliniano, la cui sesta edizione sarà inaugurata quest’anno a settembre al Teatro Antico di Taormina per poi proseguire la propria intensa programmazione con numerosi concerti, opere, eventi, spettacoli e mostre a Catania. Si configura così il cammino di un’unica e sola manifestazione legittima e storicizzata in Sicilia, riconosciuta da ben tre sentenze, e sia dal Tribunale civile che da quello amministrativo.
(Notizia segnalata da Ufficio stampa Caterina Rita Andò)