Fermo: l'addio al migrante Emmanuel nel Duomo gremito di gente
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
FERMO - Il Duomo di Fermo ha accolto la salma di Emmanuel Chidi Nnamdi, il profugo nigeriano di trentasei anni ucciso il 5 luglio nella città marchigiana per aver difeso la sua compagna dalle offese razziste di Amedeo Mancini, l’ultras che poco dopo gli avrebbe sferrato un pugno letale.[MORE]
La bara è stata trasportata dalla camera mortuaria al Duomo della città, dove alle 18 di domenica 10 luglio sono iniziati i funerali. Il primo cittadino di Fermo Paolo Calcinaro, sull’uscio del Duomo, ha parlato di “una tragedia che riguarda tutta la comunità”. Ad accompagnare il feretro c’era anche don Vinicio Albanesi, il sacerdote che aveva accolto nella sua comunità Emmanuel e la sua compagna, richiedenti asilo giunti nel nostro Paese dopo essere fuggiti dalle violenze dei terroristi dell’Isis di Boko Haram.
Inoltre il sacerdote aveva simbolicamente unito in matrimonio Emmanuel e la sua compagna Chinyere. A celebrare la messa sono Don Vinicio Albanesi e l’arcivescovo monsignor Luigi Conti. Stando alle parole di don Albanesi, Mancini, ultras trentanovenne fermato per omicidio preterintenzionale - l’udienza di convalida avrà luogo domani presso il Tribunale di Fermo -, sarebbe “una vittima e se qualcuno lo avesse aiutato a controllare la sua istintività, la sua aggressività avrebbe fatto bene”.
I giornalisti hanno chiesto a don Albanesi se intendesse perdonare Mancini, e il sacerdote ha risposto: “noi perdoniamo tutti, noi accogliamo tutti”. Il Duomo di Fermo è colmo di fedeli, molta è la commozione. In prima fila siede la compagna di Emmanuel. Ci sono anche le istituzioni: sempre in prima fila, nella navata centrale, hanno preso posto la presidente della Camera Laura Boldrini, la ministra delle Riforme Maria Elena Boschi e il vice presidente del Parlamento europeo David Sassoli.
Ma in chiesa c’è anche tanta gente comune, c’è la città di Fermo che vuole dimostrare quanto ancora sarà accogliente nonostante il verificarsi di queste tragedie dettate da sentimenti di odio razziale. Tra i banchi spicca poi la comunità nigeriana che indossa vestiti rossi e neri e fasce rosse sulla fronte in segno di lutto. “Era venuto per vivere in pace, ha trovato la morte. Che dal cielo ci liberi dalle cattiverie umane”: questa la scritta riportata sul manifesto funebre di Emmanuel Chidi Nnamdi affisso all’ingresso della camera mortuaria, prima che il ferestro venisse trasferito nel Duomo. Fermo sarà in lutto cittadino il 12 luglio, giorno in cui è prevista una manifestazione in memoria di Emmanuel.
Luna Isabella