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FERGUSON, 12 MARZO 2015 – Riesplode la protesta a Ferguson, la cittadina del Missouri dove nell'agosto scorso un poliziotto uccise un 18enne afroamericano disarmato, Michael Brown. Due agenti sono stati raggiunti da spari davanti al commissariato della cittadina, durante una manifestazione anti-razzista, organizzata dopo l’annuncio delle dimissioni del capo della polizia locale, Thomas Jackson, accusato di discriminazioni e vessazioni contro gli afroamericani e oggetto di dure critiche nel rapporto del Dipartimento di Giustizia sulle discriminazoni nel sobborgo. [MORE]
La polizia ha parlato di un vero e proprio agguato, messo in atto quando in strada erano rimasti solo 75 manifestanti e 40 poliziotti, intorno a mezzanotte. Tre persone sono state fermate e sono sotto interrogatorio. I due agenti, uno di 32 anni ferito alla guancia, e l’altro di 41 anni colpito alla spalla, non prestavano servizio a Ferguson. Inizialmente dati in gravi condizioni, i due poliziotti sono stati dimessi in giornata, come riferito da un post della polizia pubblicato su Facebook.
Secondo la polizia, chi ha sparato era unito al gruppo dei manifestanti, mentre i presenti affermano che chi ha sparato era in cima alla collina.
Il presidente Barack Obama, sull’account Twitter della Casa Bianca, ha scritto: "La violenza contro la polizia e' inaccettabile. Le nostre preghiere vanno agli agenti in Missouri. La via per la giustizia e' una, dobbiamo percorrerla tutti insieme".
Il ministro Holder ha parlato di "un'atroce aggressione" e ha assicurato che il Dipartimento di giustizia e l'Fbi sono pronti a collaborare per trovare colui che ha definito un "maledetto teppista".
(fonte: AGI)
[foto: quotidiano.net]
Antonella Sica