Femminicidio a Roma: agghiaccianti parole di Molinaro dopo l'omicidio
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Femminicidio a Roma: agghiaccianti parole di Molinaro dopo l'omicidio

martedì 9 luglio, 2024

 

Gianluca Molinaro, 53 anni, uccide l'ex compagna con due colpi di fucile e si costituisce. Gli inquirenti valutano la premeditazione mentre emergono inquietanti dettagli dalle indagini.

ROMA – Una confessione scioccante emerge dall’omicidio di Manuela Petrangeli, avvenuto lo scorso 4 luglio nel quartiere Portuense di Roma. Gianluca Molinaro, di 53 anni, ha ucciso la sua ex compagna con due colpi di fucile. Subito dopo, ha chiamato un’altra sua ex compagna esprimendo in modo agghiacciante la sua soddisfazione per l'atto compiuto: "Spero di averla presa bene: ho visto il sangue che schizzava da tutte le parti".

La donna al telefono è riuscita a convincere Molinaro a costituirsi ai Carabinieri. Queste parole, riportate nell'ordinanza del gip di Roma, rafforzano le accuse a carico dell’uomo, che è stato incriminato per omicidio volontario aggravato e porto abusivo di armi. Gli inquirenti, sotto la guida del procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, stanno anche considerando la premeditazione come aggravante.

Messaggi inquietanti prima e dopo l'omicidio

Gli investigatori hanno trovato prove che suggeriscono una pianificazione premeditata dell'omicidio. Prima dell’omicidio, Molinaro ha inviato un messaggio a un amico scrivendo: "Oggi spero di prendere due piccioni con una fava". Dopo aver commesso il crimine, ha commentato con un altro messaggio: "Ho sparato due botte".

Davanti al giudice per le indagini preliminari, Molinaro ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Tuttavia, quando si è consegnato ai Carabinieri, ha cercato di giustificare le sue azioni affermando di aver scoperto, tramite un sistema di videosorveglianza da lui installato nell’abitazione della donna, che questa lo tradiva e si era iscritta a un sito di incontri.

Le Indagini

Le autorità stanno ora cercando di stabilire dove e quando Molinaro ha ottenuto l’arma del delitto, un fucile modificato a canne mozze, trasformato in una vera e propria arma da guerra. In una borsa trovata nella sua auto, sono state rinvenute altre due cartucce. Gli accertamenti sono affidati ai Carabinieri del Ris, che analizzeranno anche i telefoni cellulari per ricostruire i contatti tra Molinaro e la vittima.

Saranno esaminati anche i filmati delle telecamere di sicurezza presenti nella zona dell’agguato. Nell’ordinanza del gip sono inoltre riportate le dichiarazioni dell’attuale compagna di Molinaro, che ha descritto l'uomo come calmo, manifestando solo disagio per le difficoltà avute con il figlio minorenne.

Gli investigatori sono determinati a far luce su tutti gli aspetti di questo tragico caso. Le prove raccolte finora sembrano convergere verso un quadro di omicidio premeditato, aggravato dalla brutalità dell’atto e dalle inquietanti dichiarazioni dell’assassino subito dopo il delitto.

 


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