Femminicidio in Calabria: 69enne ha ucciso moglie con ascia
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Femminicidio in Calabria: 69enne ha ucciso moglie con ascia
MONTEBELLO JONICO (RC), 30 OTT - Ha ucciso la moglie con un'ascia e poi ha chiamato i carabinieri che lo hanno arrestato, Carmelo Minniti, l'uomo di 69 anni che, in serata, ha ucciso la moglie, di circa 60 anni, nella frazione Zuccarà di Montebello Ionico, nel Reggino. Alla base del delitto ci sarebbe la gelosia. Sul luogo dell'omicidio sono intervenuti immediatamente i carabinieri che hanno avvertito il magistrato di turno della Procura di Reggio Calabria Nunzio De Salvo. L'omicida è stato arrestato e in questo momento è sottoposto a interrogatorio mentre i carabinieri stanno eseguendo gli accertamenti sulla scena del crimine.
Al momento c'è comunque il massimo riserbo sulle cause e la dinamica dell'omicidio. Si sa solo che tra il marito e la moglie in passato ci sono stati dei litigi che poi erano stati risolti.
Durante l'interrogatorio di Minniti si sta cercando di capire cosa sia successo alla coppia nelle ore che hanno preceduto l'omicidio
In aggiornamento
Il sostituto procuratore di Reggio Calabria Nicola De Caria ha disposto per lunedì l'autopsia sul corpo di Concetta Liuzzo, la donna uccisa ieri sera dal marito Carmelo Minniti nel reggino, in contrada Zuccalà, a Montebello Jonico. Minniti dopo avere colpito la moglie con un'ascia ha chiamato i carabinieri. Assistito dall'avvocato Michele Miccoli, l'uomo di 69 è stato interrogato per tutta la notte nella caserma dei carabinieri prima di essere accompagnato nel carcere di San Pietro a Reggio Calabria. Infermiere da poco in pensione, Minniti si è detto pentito di aver ammazzato la mogle.
E' più volte scoppiato in lacrime davanti al magistrato a cui ha spiegato che da circa cinque anni si autocurava una depressione con psicofarmaci che nessun medico gli aveva prescritto. Ha confermato, inoltre, le liti con la moglie dovute alla sua gelosia e al sospetto, infondato, che la donna lo tradisse. Stando alla sua versione si trattava di una vera e propria paranoia che in passato lo aveva portato addirittura a installare nella sua abitazione delle telecamere nel tentativo di sorprendere l'amante inesistente di Concetta Liuzzo.
Stando alla ricostruzione dei carabinieri, coordinati dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dal pm De Caria, al termine dell'ennesima lite, dopo una serata apparentemente tranquilla, la donna è stata colpita con l'ascia due volte in testa e una sul collo. Subito dopo l'uomo ha telefonato alla stazione dei carabinieri, per costituirsi, e al figlio che vive a un chilometro di distanza dalla casa dei genitori. Anche lui è stato sentito dagli investigatori nel tentativo di ricostruire il contesto in cui è maturata la tragedia. E' stata avvertita la figlia della coppia che si trovava a Londra e sta rientrando. (Ansa)