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WASHINGTON,15 GIUGNO – La Federal Reserve continua ad alzare il costo del denaro: è la seconda volta quest’anno e la quarta dal 2015. La Banca centrale americana ha deciso di alzare i tassi di un quarto di punto, portandoli tra l’1% e l’1,25%, dopo il rialzo allo 0,75%-1% dello scorso marzo.[MORE] Con l’aumento deciso oggi i tassi di interesse negli Stati Uniti tornano sopra l’1% per la prima volta dal 2008, da quando è scoppiata la crisi finanziaria. Ma la manovra potrebbe non finire qui: la stessa FED ha annunciato un aumento dei tassi nel corso di quest’anno, tre nel 2018, con l’obiettivo di arrivare al 3% entro il 2019. Nello stesso tempo ha annunciato l’intenzione di alleggerire il suo portafoglio di oltre 4 trilioni di dollari, gonfiato dagli stimoli fatti dopo la recessione del 2008. Il piano prevede di ridurre gli holding di 10 miliardi di dollari al mese per tre mesi, con una ripartizione di 60 e 40 tra titoli del Tesoro e bond, aumentando la soglia fino a quando toccherà i 50 miliardi al mese.
La Federal Reserve, inoltre, ha rivisto leggermente al rialzo le previsioni di crescita degli Usa del 2017. Il Pil americano dovrebbe crescere del 2,2% anno su anno nel quarto trimestre del 2017, 0,1 punti percentuali in più delle previsioni di marzo, secondo le nuove proiezioni del Fomc. La banca centrale però mantiene inalterata la previsione per il prossimo anno al 2,1%. Migliorano anche le previsioni sul tasso di disoccupazione, che nel 2017 si attesterà al 4,2-4,3% rispetto al 4,5-4,6% stimato in marzo. Rivista al ribasso invece la stima per l'inflazione all'1-6%-1,7% dall'1,8-2,0% di marzo. "I prezzi resteranno sotto il 2% nel breve termine. Monitoriamo gli sviluppi con attenzione" afferma la Fed.
La Banca centrale americana "continua a prevedere aumenti graduali dei tassi di interesse", che attualmente restano "in certa misura al di sotto del loro livello naturale". "Ulteriori graduali aumenti del costo del denaro saranno probabilmente appropriati nei prossimi anni", ha sottolineato Janet Yellen, presidentessa della Fed. La Yellen ha spiegato inoltre che la strategia monetaria della Fed "non è su una via prefissata" e che non è possibile dare definizioni esatte sulla traiettoria dei tassi.
"La riduzione del bilancio" della Fed, ha poi sottolineato la Yellen, "richiederà alcuni anni" e avverrà "in modo graduale e ampiamente prevedibile".
"La mia assoluta intenzione è portare a termine il mio mandato, che scade a febbraio 2018", ha infine dichiarato la Yellen, aggiungendo di non aver avuto "colloqui con il presidente Donald Trump su piani futuri". Questa la risposta a chi le chiedeva un commento sulle indiscrezioni secondo cui Trump avrebbe preso in considerazione la possibilità di confermarla per un secondo mandato alla guida della Fed. In merito ai tre posti vacanti nella Fed, la Yellen ha detto di sperare che "le nomine saranno fatte presto e in modo appropriato".
Fonte immagine: ilcorsivoquotidiano.net
Alessia Panariello