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WASHINGTON, 20 MARZO – Nuove indiscrezioni emergono dalle indagini messe in atto dagli agenti del Federal Bureau of Investigation. Il presidente russo, Vladimir Putin, secondo quanto riferito dalle autorità, preferisce interloquire con leader "che siano uomini d'affari, come Berlusconi", perché "è più facile negoziare, sono più disposti a trattare".[MORE]
Queste affermazioni sono state riportate dal direttore dell'Fbi, James Comey, rispondendo ai quesiti della commissione Intelligence della Camera statunitense durante la seduta riguardante i presunti tentativi di Mosca di condizionare le ultime elezioni presidenziali statunitensi e sui possibili legami tra Trump e la Russia. I rapporti tra la Russia di Putin e l’ex premier Berlusconi non sono però una novità.
La “special relationship” risale al mese maggio del lontano 2002 a Pratica di Mare, vertice Nato, per la prima volta aperto anche alla Federazione Russa. Berlusconi, in quell’occasione assunse il ruolo di conciliatore tra Putin e George W. Bush. Il vertice rappresentò un passo in avanti nella costruzione di partnership in una prospettiva di lungo periodo. Da allora il rapporto tra i due si è consolidato a livello privato, infatti, l’amicizia tra i due è durata anche dopo che Berlusconi fu stato costretto a dimettersi nel 2011.
La loro relazione risulta caratterizzata da una reciproca ammirazione. Berlusconi ha sempre sostenuto: "isolare la Russia è un gravissimo errore, è parte dell'Occidente, e deve restare un partner strategico per la nostra economia e un alleato indispensabile per la Ue e per gli Stati Uniti anche nella lotta all'Isis"
Immagine da: tg24.sky.it
Caterina Apicella