Facevano lavorare i dipendenti per 3 euro l'ora. Denunciati 5 imprenditori
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RAGUSA, 31 MAGGIO – Sono circa settanta i braccianti agricoli e gli allevatori di bestiame che venivano pagati 3 euro l’ora per lavorare circa 8 ore al giorno, in condizioni totalmente inadeguate, senza poter godere di alcun diritto relativo a ferie o malattia. Si tratta di una terribile situazione di sfruttamento e di caporalato, che è emersa dalle indagini degli uomini della Squadra mobile, nel corso di una serie di ispezioni nei confronti di sette aziende agricole e zootecniche situate tra Ragusa, Ispica e Vittoria.[MORE]
Molti dei lavoratori sfruttati sono immigrati irregolari, ma ci sono anche numerosi italiani. La maggior parte dormiva in giacigli e baracche, insieme a pecore e maiali, all’interno dei magazzini trasformati in abitazioni di fortuna.
A seguito delle indagini, cinque imprenditori sono stati denunciati nel Ragusano per sfruttamento dei lavoratori: tre appartengono al settore zootecnico, due a quello agricolo. Il reato che gli è stato contestato non è solo quello di sfruttamento, ma anche quello di impiego di manodopera clandestina. Delle sette aziende sottoposte ai controlli dunque, solo due sono risultate virtuose e operanti nel pieno rispetto delle normative, sia per quanto riguarda l’impiego dei dipendenti, sia sul fronte della sicurezza dei luoghi del lavoro. Sono comunque in corso ulteriori accertamenti.
Secondo le dichiarazioni del capo della Squadra mobile, Antonino Ciavola “La polizia di Stato continua a vigilare sul rispetto delle norme al fine di tutelare i lavoratori, costretti, per il loro stato di bisogno, ad accettare lo sfruttamento degli imprenditori. Il controllo è fondamentale anche per tutti quegli imprenditori onesti che non riescono a battere la concorrenza di chi viola le leggi”
fonte immagine: ragusalibera.it
Flaminia Costanzi