Everest, gli sherpa dopo la tragedia: "Bloccheremo le scalate"
Estero Molise

Everest, gli sherpa dopo la tragedia: "Bloccheremo le scalate"

martedì 22 aprile, 2014

KATHMANDU, 22 APRILE 2014 - Dopo la valanga dello scorso 18 aprile, che ha travolto ed ucciso sedici sherpa, lasciandone tre dispersi, le guide himalayane hanno deciso di bloccare per quest'anno le scalate sull'Everest per quest'anno, decretando il 2014 "Anno nero dell'Everest".

Questa tragedia, infatti, ha rappresentato la più grave tragedia nella storia dell'alpinismo sull'Himalaya, e gli sherpa hanno deciso di riunirsi nella giornata di ieri presso il campo base della regione di Khumbu, per prendere delle importanti decisioni e per approvare un documento contenente rivendicazioni economiche e di sicurezza espresse in dodici richieste fatte al governo.

Gli sherpa, infatti, accompagnano ogni giorno gli scalatori nelle loro missioni ed arrampicate, trasportando i loro zaini ed i loro pesi, aprendo loro le strade, impiantando corde e ganci sulle pareti e portando a termine il lavoro più faticoso e pericoloso. Dopo la recente tragedia che ha visto come vittime proprio le guide di origine tibetana indispensabili per le scalate sull'Everest, gli sherpa hanno dichiarato: “Abbiamo avuto un lungo incontro questo pomeriggio ed abbiamo deciso di interrompere le arrampicate quest’anno per onorare i nostri fratelli caduti. Tutti gli sherpa sono d’accordo”.

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Tra le richieste presentate al governo nepalese: "un forte aumento delle indennità per le vittime, il raddoppiamento del valore delle assicurazioni, la creazione di un Parco della Memoria a Kathmandu, la costituzione di un Fondo di sostegno con il 30% delle royalties pagate dagli alpinisti per scalare le montagne dell'Himalaya, e la non applicazione di misure punitive per coloro che quest'anno si rifiutassero di fissare corde e scale in questa stagione".

Nel comunicato pubblicato dall'Associazione nepalese di alpinismo si legge: "Se entro sette giorni il governo non approverà le nostre richieste la stagione di ascensioni 2014 potrebbe essere cancellata".

Mentre il governo nepalese provvede a rispondere alle richieste degli sherpa per non rischiare uno sciopero che annullerebbe altre ascensioni sull'Everest, oggi si è tenuta la commemorazione con rito buddista di sei delle sedici vittime della valanga in un clima di grande commozione. Monaci, parenti in lacrime ed una folla di nepalesi hanno accompagnato le bare in processione per diversi quartieri della capitale.

Il danno derivante dalla sospensione per tutto il 2014 delle arrampicate sull'Everest sarebbe soprattutto di natura economica. Secondo il quotidiano The Himalayan Times, il governo nepalese, dall'inizio della stagione, ha già incassato circa 300 milioni di rupie nepalesi (oltre 2,2 milioni di euro) che nel caso di annullamento dovrebbe restituire alle agenzie specializzate in alpinismo.

Alcune associazioni associazioni internazionali, tra cui l'Alpine Ascents International, hanno già annunciato la sospensione dei loro programmi 2014. David Roberts, scalatore e autore di numerosi libri sull'alpinismo, ha così commentato la tragedia e l'eventuale decisione governativa: "nonostante ci si trovi di fronte alla più grande tragedia ella storia dell'Everest, prevarrà la logica dello 'spettacolo deve continuare'. Non credo insomma che il complesso di attività che ruotano attorno alle spedizioni possa fermarsi, e penso che in maggio tutto si svolgerà regolarmente".

Fonte: La Repubblica

Valentina D'Andrea


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