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Bruxelles, 24 giugno 2011 - “Un approccio piu' concreto, un maggiore grado di ambizione e un coordinamento pragmatico delle politiche di imposizione fiscale, fissando "impegni precisi e misurabili". Questo è quanto risulta dalla bozza di conclusioni del vertice Ue, nella seconda giornata del summit dei capi di Stato e di governo dell'Unione, tenutosi oggi a Bruxelles.
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Come si può immaginare, il vertice si è principalmente focalizzato sulla crisi greca. Si è discusso anche delle questioni economice, rafforzamento del patto di stabilità e crescita, nomina dei vertici della banca centrale. Inoltre, si è fissato a giugno la chiusura dei negoziati per l'adesione della Croazia all'Ue, senza stabilire una data di ingresso.
Nell’ambito della Strategia Europa 2020 per l'occupazioni e la crescita sostenibile, anche se sono stati fatti passi avanti, alcuni obiettivi, in particolare occupazione, “efficienza energetica, ricerca e sviluppo, lotta alla povertà ed educazione” richiedono sforzi ulteriori.
Dal punto di vista della politica economica, per quanto riguarda gli stress test bancari, i presenti hanno convenuto che è fondamentale che questi siano “pienamente trasparenti e nel pieno rispetto della metodologia e delle linee guida stabiliti dall’Autorità Bancaria Europea (Eba)”.
Tuttavia, l’aspetto più rilevante del suddetto vertice è l’accordo raggiunto dai capi di Stato dell’area euro sul Trattato dello European Stability Mechanism (Esm), il meccanismo salvastati permanente che sostituisce quello temporaneo, l’Efsf (European Financial Stability Facility). Come si sottolinea nella bozza, “In questa direzione ci sono stati passi avanti per una rapida entrata in vigore dell’Efsf emendato”e per la ratifica del trattato Esm entro fine 2012”.
Mediante l’Esm, si spera di dare maggior stabilità finanziaria ai paesi sell’Eurozona, al fine di ridurre i rischi legati al debito sovrano.
Rosy Merola