Ue: Finlandia e Olanda contro scudo anti-spread. Ma il veto dei due Paesi non incide
Economia

Ue: Finlandia e Olanda contro scudo anti-spread. Ma il veto dei due Paesi non incide

martedì 3 luglio, 2012

BRUXELLES, 3 LUGLIO 2012- Lo scudo anti-spread, ad Olanda e Finlandia, non piace; proprio ieri l'agenzia Routers riportava la decisione dei due Paesi di voler bloccare l'acquisto di bond sui mercati obbligazionari da parte dell'Ems.


Il governo finlandese aveva inviato un'informativa a riguardo in Parlamento, ricordando come, senza il via libera di tutti i Paesi della zona Euro, il piano formulato durante l'ultimo vertice di Bruxelles non avrebbe avuto alcuna possibilità di diventare operativo.


Su questo punto, però, non sono d'accordo Barroso e Van Rompuy, che parlando oggi al Parlamento Europeo in seduta plenaria a Strasburgo, hanno precisato che il blocco di alcuni Paesi non basta a pregiudicare le decisioni sull'uso del fodo salva-stati.[MORE]


Il Presidente della Commissione Europea, inoltre, ha sottolineato l'importanza del patto per la crescita, in un momento delicato come questo, in cui c'è ancora molta strada da fare per "uscire dalla tempesta"; Barroso ha assicurato che l'Unione lavorerà al meglio per conciliare le posizioni delle varie parti, e attuare al massimo le misure più opportune, tornando a parlare nuovamente della necessità per Europa e Stati Uniti di regolamentare i mercati finanziari.


La situazione, insomma, è ancora critica, e la collaborazione tra stati sarà fondamentale per affrontare le prove dei prossimi mesi; tuttavia, precisa Angela Merkel, intervenuta sulle posizioni di Olanda e Finlandia, le decisioni dei singoli Paesi saranno ovviamente rispettate, sebbene ci sia ancora molto da chiarire sulle misure decise al vertice di Bruxelles.


Perchè se in effetti i trattati sul fondo salva stati contengono riferimenti al consenso unanime dei 17 stati per l'attuazione di qualunque riforma, alcuni articoli prevedono a riguardo una procedura di emergenza, in caso la misura venga considerata da Commissione europea e Bce una minaccia alla sostenibilità finanziaria dell'area Euro.


Nell'eventualità, basterebbe l'85 per cento dei voti a far passare la decisione, e poichè la percentuale del diritto di voto è calcolata in base ai contributi economici di ciascuno stato all'Ems, Olanda e Finlandia da sole non potrebbero mai superare il 15 per cento necessario per ostacolare il provvedimento.
E il portavoce per gli affari economici e monetari Simon O'Connor aveva già accennato ieri alla possibilità di ricorrere proprio a questo tipo di votazione.

(immagine da:www.investireoggi.it)

Simona Peluso


Autore
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