Esplode fabbrica fuochi a Modugno, sale a nove il bilancio delle vittime
Cronaca Puglia

Esplode fabbrica fuochi a Modugno, sale a nove il bilancio delle vittime

domenica 26 luglio, 2015

BRINDISI, 26 LUGLIO 2015 - E' morto nel reparto di Rianimazione del 'Perrino' di Brindisi Michele Bruscella, 43 anni, uno dei titolari della ditta di fuochi pirotecnici di Modugno in cui venerdì scorso si è verificata un'esplosione. Sale a 9 il numero delle vittime. Due i feriti, ricoverati all'ospedale Cardarelli di Napoli e al Policlinico di Bari. Bruscella era arrivato all'ospedale Perrino di Brindisi nel pomeriggio di venerdì scorso. [MORE]

Intanto si muove anche il fronte delle indagini: potrebbe essere che a far finire tutto sia stata la musica. Perché stanno venendo fuori alcuni particolari che, trattandosi di prime ipotesi, sono ancora tutti da verificare. Ma che agli investigatori sembrano già abbastanza importanti per ricostruire quanto venerdì è accaduto nella fabbrica di fuochi pirotecnici.

Nelle prime ore, immediatamente dopo le esplosioni, alcuni testimoni avevano parlato di un camion che stava caricando casse di fuochi da portare nel Lazio, vicino a Roma, per una festa patronale. Uno sfregamento, un attimo, e poi via. Nelle ultime ore sta però venendo fuori un’altra ipotesi. In attesa dell’esito ufficiale degli accertamenti da parte dei vigili del fuoco, in molti si stanno convincendo che la prima esplosione possa essere avvenuta in una casa matta dove si stavano provando alcuni fuochi e da lì sia partita questa catena di esplosioni, come fosse un enorme trick track, che ha travolto la fabbrica, fatto tremare Modugno e le città attorno e che ha scosso tutta l’Italia.

Nei verbali di sommarie informazioni raccolte dai carabinieri nelle prime ore dopo l’incidente (e ancora ieri gli uomini del comando provinciale hanno continuato per tutta la giornata ad ascoltare persone) non ce n’è ancora traccia, ma sembrerebbe che immediatamente dopo l’incidente alcuni hanno raccontato che in quel momento nella ditta Bruscella si stava provando una delle specialità della casa: i fuochi sincronizzati con la musica. Hanno poi aggiunto che fra la polvere pirica ci fosse un’attrezzatura di amplificazione. E che, dunque, potrebbe essere bastato inserire un jack audio per fare scattare la prima scintilla. E da lì scatenare l’inferno.
 


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