"Entrerò nelle acque italiane", decide il capitano della Sea Watch e dirige la prua verso Lampedusa
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LAMPEDUSA, 26 GIUGNO - La nave Sea-Watch alle 1,50 di quest’oggi non ha rispettato l’ Alt, imposto da una motovedetta della ‘Guardia di finanza’ forzando il blocco delle acque territoriali italiane al largo dell'isola di Lampedusa per sbarcare i 42 migranti rimasti a bordo per 14 giorni. In questo momento la nave è ferma di fronte al porto, dove due motovedette della Guardia di finanza e della Guardia costiera l'hanno avvicinata.
La Prefettura di Agrigento, in attesa delle direttivedel Ministero degli interni, sta sovrintendendoall'evolversi dei fatti relativialla Sea Watch3. "Attendo direttive da Roma", ha dichiaratoil prefetto di Agrigento, Dario Caputo.
“So cosa sto rischiando, ma i 42 migranti a bordo non ce la fanno più, li porto in un posto sicuro.... Entrerò nelle acque italiane e porterò i migranti in un posto sicuro a Lampedusa [...] Non ho altra scelta", ha dichiarato la giovane capitana tedesca della Sea Watch Carola Rackete di 31 anni, al quotidiano italiano ‘La Repubblica’.
“Useremo ogni mezzo legalmente lecito e necessario per bloccare questo scempio del diritto. L'Italia non può essere punto di approdo per i complici dei trafficanti di esseri umani. L'autorizzazione non la darò mai […] “Occupiamoci degli italiani. Avviso al comandante della Sea Watch, l'Italia non è più disposta ad accogliere i clandestini. Il comandante, il governo olandese, le autorità tedesche e i vertici dell'Unione europea risponderanno di questo. Non sbarca nessuno, mi sono rotto le palle. Lo sappia quella sbruffoncella”, ha ribadito il ministro Matteo Salvini.
Dei 53 migranti salvati il 12 giugno ultimo scorso, dalla Sea-Watch al largo della Libia, l'Italia aveva già accettato lo sbarco di 11 persone vulnerabili (bambini, donne, bisognosi di cure e assistenza...). "Adesso basta !", ha insistito Matteo Salvini.
La capitana della nave e i funzionari di Sea-Watch saranno sottoposti a procedimento penale per l'aiuto all'immigrazione illegale, così come al sequestro dell’imbarcazione e ad una multa di 50.000 euro in conformità con il nuovo ‘decreto sicurezza bis’.
Già ieri, martedì 25 giugno, la ‘Corte europea dei diritti dell'uomo’, ha rifiutato il ricorso con urgenza, della Ong, chiedendo tuttavia all'Italia di "continuare a fornire l'assistenza necessaria" alle persone vulnerabili a bordo.
Già in precedenza nel gennaio2019, 32 migranti soccorsi dal Sea-Watch rimasero bloccati per 18 giorni a bordo prima di poter sbarcare a Malta grazie ad un accordo di distribuzione tra diversi paesi europei.
In questi giorni alcune città tedesche hanno dichiarato di essere pronte ad accogliere i migranti. Anche il vescovo di Torino, Cesare Noviglia, ha annunciato lunedì 24 giugno che la sua diocesi è disponibile a prendersi carico di loro, assumendosene ogni responsabilità.
Il parroco di Lampedusa, Carmelo La Magra, da diversi giorni insieme ad alcuni abitanti dell'isola e turisti, è accampato sul piazzale della parrocchia di San Gerlando che si affaccia sul corso principale dell'isola per chiedere lo sbarco dei migranti.
Luigi Palumbo
Fonte immagine: Ansa