Emergenza siccità a Palermo: chiesto lo stato di calamità

martedì 23 gennaio, 2018

PALERMO, 23 GENNAIO- La Giunta della Regionale siciliana ha chiesto al governo lo stato di calamità a causa dell’emergenza idrica nella città di Palermo. La decisione arriva in seguito alle sollecitazioni fatte dal Comune di Palermo e dall’Amap, l’azienda municipalizzata acquedotti del capoluogo siciliano. [MORE]

L’azienda comunale, nella giornata di ieri, aveva denunciato la “grave crisi idrica”. La presidente dell’Amap Maria Prestigiacomo ha parlato di inevitabile razionamento, in mancanza di piogge nei prossimi giorni. I palermitani, dunque, rischiano di ricevere l’acqua a giorni alterni nelle loro abitazioni.

La causa è la siccità, secondo l’ultimo rilevamento aggiornato a ieri e riportato sul sito dell’azienda idrica di Palermo, i quattro invasi hanno riserve ridottissime. In quello sito nella Piana degli Albanesi sono stoccati 2.941.000 metri cubi di acqua, solo l’11,1% della portata complessiva; l’invaso di Poma dispone di 9.586.00 metri cubi, ossi del 15,6%; quello di Scanzano dispone solo del 17,86% sulla portata complessiva; migliore la situazione nell’invaso di Rosamarina che dispone ancora del 21% della portata complessiva. Si tratta, comunque, di una riduzione inesorabile delle risorse idriche del capoluogo siciliano.

L’Amap ha annullato una conferenza stampa, programmata per la giornata di domani, nella quale avrebbe dovuto informare la cittadinanza della criticità dei provvedimenti urgenti.

La convocazione è stata cancellata “nella considerazione che il Consiglio dei Ministri tratterà l’argomento in data odierna, si ritiene corretto aspettare le risultanze per prendere qualsivoglia decisione. La dichiarazione dello stato di calamità porterebbe ad un’accelerazione dell’iter per la realizzazione di nuove opere che potrebbero risolvere il problema della crisi idrica”, così ha spiegato l’azienda municipalizzata stamani.

Federica Fusco

immagine: meteo.web

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