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WASHINGTON, 2 LUGLIO 2015 - E' l'inizio del disgelo fra gli Stati Uniti e l'isola di Castro. Il presidente statunitense Barack Obama ha chiesto al Congresso di procedere alla rimozione dell'embargo su Cuba, incontrando però la ferma opposizione dei conservatori. [MORE]
Dal prossimo 20 Luglio verranno riaperte le ambasciate, chiuse da più di cinquant'anni, e per l'occasione il segretario di Stato USA John Kerry si recherà in visita a Cuba. Kerry sarà il primo segretario di Stato statunitense a recarsi sull'isola negli ultimi settant'anni. Il Presidente statunitense, Barack Obama, ha dichiarato: "Più di 54 anni fa gli Stati Uniti chiudevano la loro ambasciata a L'Avana. Oggi ristabiliamo le nostre relazioni diplomatiche con Cuba. Da oggi -ha proseguito Obama- inizia un nuovo capitolo. Ora il Congresso deve agire su quell'embargo che non ha funzionato per oltre 50 anni".
Rachel DeLevie-Orey, analista dell’Atlantic Council per l’America Latina, in merito alla riapertura delle ambasciate ha dichiarato che “il modo di trattare i dissidenti, i diritti umani, l’accesso alle informazioni, tutte queste cose continueranno a essere temi conflittuali. Ma sono conflitti che abbiamo con tutti i governi”. Sulla questione dei diritti umani sono tuttavia arrivate rassicurazioni da Raul Castro in persona, che in una missiva indirizzata alla Casa Bianca ha assicurato che "Cuba si ispira ai principi della Carta delle Nazioni Unite, compresa la promozione del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali per tutti".
(foto www.viralthread.com)
Elisa Lepone