Elisa Benedetti, autopsia rivela: la vittima non subì alcuna violenza
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Nessun segno di violenza è stato rilevato sul cadavere di Elisa Benedetti, la 25enne perugina ritrovata lunedì mattina priva di vita nei pressi del torrente Ventia, nelle campagne del capoluogo umbro. Secondo l’autopsia, eseguita ieri dal medico legale Annamaria Verdelli, la giovane non sarebbe stata violentata, come lei stessa avrebbe invece rivelato durante una telefonata al 112 prima di morire. Decesso, che confermano le analisi, sarebbe derivato da assideramento. [MORE] Inoltre, secondo quanto emerso, Elisa non avrebbe assunto alcuna droga per via endovenosa. Sono invece ancora in corso accertamenti per stabilire se la giovane avesse assunto o meno altre sostanze stupefacenti, come riferiscono alcuni testimoni, tra cui l’amica Vanessa, e che spiegherebbero lo stato confusionale in cui si trovava la ragazza la notte del decesso.
Sono però ancora molti i particolari da chiarire sulle circostanze della morte di Elisa. In particolare i magistrati della Procura di Perugia hanno deciso ieri di riascoltare Vanessa Coltrioli, l’amica della vittima che si trovava con lei durante la tragica notte di sabato. Sembrerebbe infatti, che alcuni passaggi chiariti dalla ragazza siano stati invece smentiti da Ahmed, uno dei due giovani tunisini che quella notte si trovava in compagnia delle ragazze. Proprio durante l’interrogatorio di ieri Vanessa avrebbe confessato di aver assunto droga con Elisa prima della serata. Il pusher, incontrato dalle due amiche e ora ricercato dalle autorità, avrebbe venduto alle giovani droga sintetica, spacciandola per eroina. Quel che è certo è che nella sera di sabato l’auto di Vanessa, non rispettando uno stop, resta coinvolta in un tamponamento ed è proprio in questa circostanza che, approfittando della distrazione dell’amica, Elisa decide di passare alla guida della vettura e di allontanarsi. Secondo un testimone anonimo, citato da Il Giornale dell’Umbria, la giovane non si sarebbe allontanata senza motivo, ma avrebbe farfugliato qualcosa su un ipotetico incontro con “Matteo” (probabilmente lo stesso spacciatore del pomeriggio) in località Ponte Pattoli.
Ulteriori informazioni sulle ultime ore di vita di Elisa giungeranno dalle verifiche che gli inquirenti stanno effettuando sui telefonini della vittima e dell’amica Vanessa. Gli investigatori sperano di riuscire a chiarire, attraverso queste analisi, cosa sia successo effettivamente dal momento dell’incidente in auto a quello della morte della giovane.
(ANSA)