Egitto, un altro "caso Regeni": torturato giovane attivista
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Egitto, un altro "caso Regeni": torturato giovane attivista

martedì 26 aprile, 2016

ROMA, 26 APRILE 2016 – Si trova in terapia intensiva in un ospedale del Cairo ed è ancora in pericolo di vita Khaled Abdel Rahman, giovane attivista di Alessandria, trovato quasi morto in una strada nel deserto alle porte della capitale egiziana. Nella notte tra il 22 e il 23 aprile era stato arrestato nell’ambito di un blitz volto a prevenire la manifestazione che si è svolta ieri nella capitale. Il ragazzo, in base alle accuse pronunciate dalla sorella e da alcune Ong, sarebbe stato torturato. I segni delle torture subite infatti, sarebbero evidenti in tutto il corpo, anche sui genitali, dove sembrerebbero presenti i segni di scosse elettriche.

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Dunque, un caso del tutto simile a quello accaduto a Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano che ha perso purtroppo la vita a seguito delle torture subite in territorio egiziano. E, a conferma del nervosismo e dell’imbarazzzo che serpeggia tra le autorità egiziane, non è un caso che tra gli arrestati figurino anche Ahmed Abdallah, direttore della Commissione egiziana per i diritti e la libertà (ovvero l’associazione che si sta occupando direttamente del caso Regeni), e Basma Mostafa, la giornalista che aveva intervistato i familiari dei banditi uccisi nel conflitto a fuoco avuto con la polizia e che accusavano gli agenti di aver portato e fatto ritrovare in casa loro i documenti dello stesso Giulio. Insomma, una situazione sempre più tesa che promette ulteriori sviluppi nei prossimi giorni.
 

Alessio Crapanzano

(FOTO: dire.it)
 


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