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PORT SAID, 02 FEBBRAIO 2012 - Almeno 74 persone sono morte in Egitto, in seguito agli scontri tra tifoserie dopo una partita di calcio a Port Said. I tafferugli, esplosi dopo un'invasione di campo al termine del match tra la squadra locale El masrj e Al Ahlj, uno dei club più popolari del paese, sono degenerati provocando una strage. Secondo la ricostruzione fornita dai media locali, al termine della gara di campionato, persa per 3-1 dal Al Ahlj, i tifosi locali hanno dato il via a una vera e propria caccia ai giocatori avversari costringendoli a barricarsi negli spogliatoi. A quel punto è scoppiata un'autentica guerriglia che ha visto coinvolti anche i tifosi avversari e le forze dell'ordine. Sfortunatamente le brigate della polizia anti sommossa non sono riuscite a gestire la situazione tanto che l'esercito egiziano è dovuto intervenire con gli elicotteri per portare in salvo i giocatori e i tifosi della squadra ospite.[MORE]
I fratelli Mussulmani, la maggiore forza politica in Egitto, hanno accusato l'ex presidente Hosni Mubarak di aver pianificato l'evento. Intanto, mentre il maresciallo Mohammed Hussein Tantawi, capo del consiglio militare egiziano, ha aperto una commissione d'inchiesta su quanto accaduto, il ministro dell'Interno, Mohamed Ibrahim, ha fatto sapere che 47 persone sono state arrestate in relazione alle violenze.
foto da calciomalato.blogsfere.com
Maria Assunta Casula