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MILANO, 18 MARZO 2013 - Si ripercuote tristemente sulle borse europee il timore per il salvataggio di Cipro dalla bancarotta. L'allarme di una possibile fuga di capitali, dopo l'annuncio della tassazione sui depositi bancari prevista dalla manovra di "salvataggio", ha fatto scattare l'allarme. Il Governo si è, infatti, impegnato con la Ue-Fmi ad approvare una tassazione sui depositi che permetterà di raccogliere circa 5,8 miliardi di euro. L'accordo prevede un'imposta una tantum del 6,75% per i depositi sotto i 100mila euro, e un'altra del 9,9% per quelli di cifra superiore. Per il timore che oggi ci fosse un assalto agli sportelli, il Governo cipriota lascerà chiusi gli istituti di credito oggi e domani.
A causa di tutto ciò Milano apre in forte calo, con l'indice Ftse Mib che registra un -2,78% a 15.653 punti. Lo spread Btp/Bund apre a quota 318 punti e sale a 334 punti. Il rendimento scende al 4,72%, 13 punti in meno rispetto ad un anno fa. Anche le borse europee aprono in negativo: l'indice Ftse 100 a Londra cede l’1,36% a 6.402 punti, il Cac 40 di Parigi registra il -1,91% a 3.771 punti e a Lisbona il Psi perde l'1,92% a 6.067 punti. Anche l’Ibex di Madrid apre a -2,41% ed è ora a -2,12% a 8.437 punti. La Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta in ribasso. L’indice Nikkei dei 225 titoli guida ha perso alla chiusura 340,32 punti, segna dunque -2,71%, a 12.220 punti.
Il presidente cipriota Nicos Anastasiades ha esortato il Parlamento ad approvare il piano, che ritiene l’opzione “meno dolorosa”, e si attende per oggi pomeriggio alle 15.00 italiane una decisione in merito. A quanto pare la metà dei correntisti nelle banche di Cipro sono non residenti di nazionalità russa. Se il pianno verrà approvato, dice il Cyprus Mail, entro domani mattina i soldi verranno prelevati dai conti. [MORE]
(Foto dal sito il periodico.it)
Katia Portovenero