Agcom: in calo introiti settore comunicazioni. Bene radio e web
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ROMA - Dalla relazione annuale dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni si evince che nel 2015 gli introiti dell’editoria italiana avrebbero subito una contrazione pari all’1,2%, passando da 14,378 miliardi del 2014 a 14,207 miliardi.[MORE]
Il calo dei ricavi nel settore delle comunicazioni, che incide per oltre il 3% sul Pil, rallenterebbe rispetto al passato, e continuerebbe il trend positivo della raccolta pubblicitaria sul web e in radio. La tv rimarrebbe la regina incontrastata dell’audience, producendo la parte più cospicua degli introiti: principale fonte di guadagno è costituita dalla pubblicità all’interno dei programmi tv, oltre che dai fondi pubblici - canone Rai, convenzioni con soggetti pubblici e provvidenze pubbliche erogate alle emittenti -.
Crescerebbero invece del 12% rispetto al 2014 le risorse pubblicitarie del settore radiofonico. Nel 2015 la raccolta pubblicitaria sul web raggiungerebbe un valore stimato pari a 1,708 miliardi di euro, al cui aumento contribuirebbe in maniera consistente la pubblicità di tipo display e video. Nel 2015 il 28% degli italiani non ha mai utilizzato Internet, con una minima diffusione degli accessi passata dal 3,8% della popolazione del 2014 al 5,4% del 2015.
Come afferma il presidente dell’Agcom, Angelo Cardani, a spiegare il persistente ‘digital divide’ italiano sarebbero due fattori cruciali: “Un minor livello di specializzazione e cultura digitale da un lato e l’invecchiamento della popolazione dall’altro”. Le cause del rendimento digitale arretrato sarebbero da rintracciare nel limitato accesso alla banda ultralarga, nonostante la sua diffusione sia aumentata passando dal 36% delle abitazioni del 2014 al 44% del 2015.
Luna Isabella
(foto da leggioggi.it)