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PERUGIA, 20 MAGGIO 2014 – L’ultimo rapporto dell’Ires Cgil sull’economia umbra presentato a Perugia, il primo dell’anno in corso, conferma la gravità della crisi. «Più che ad una ripresa siamo di fronte ad una falsa partenza», è il commento di Mario Bravi, segretario della Cgil Umbria, ad avviso del quale «bisogna passare dal “Jobs act” al “Jobs fact”».
«Serve ben altro – continua Bravi – per far ripartire il lavoro, come d’altronde confermano i dati sull’occupazione (calata ancora nel 2013), nonostante i risultati meno negativi dell’ultimo trimestre. Anche la cassa integrazione, che torna a crescere prepotentemente nei primi mesi del 2014, testimonia la permanenza di un’area vastissima di sofferenza occupazionale, che arriva a coinvolgere, tra lavoro iper precario e lavoro che non c’è, circa 120mila persone in Umbria».[MORE]
In particolare desta preoccupazione la disoccupazione giovanile: «Non possiamo non notare – conclude il segretario - che il tema lavoro è scarsamente presente nel dibattito politico e questo è grave perché proprio il lavoro oggi deve essere rimesso al centro di ogni discorso sul futuro del paese e dell’Europa».
Domenico Carelli
(Foto: zhsf-edu.ch)