Economia: nuovo cambio di rotta in Alitalia, soluzione tutta italiana per M5S e Lega
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Roma, 9 agosto 2018 - Intorno al tavolo di lavoro del Governo giallo-verde, in questi giorni si discute del dossier Alitalia. Un ulteriore cambio di rotta, nella gestione dell'ex compagnia aerea di bandiera, si deduce dalle ultime dichiarazioni concordanti dei due vice-premier Di Maio e Salvini, che vedono una "soluzione tutta italiana" nel futuro dell'azienda con un doppio obiettivo, quello di salvaguardare i posti di lavoro, prerogativa principale e fondamento del Decreto Dignità, associato a quello di rilancio, restituendo all'Italia un biglietto da visita importante, perché un Paese come il nostro, che ha tutte le carte in regola per vivere di turismo, non può essere privo di una compagnia di bandiera dove i voli siano regolari e puntuali.[MORE]
La soluzione più gradita al Governo sarebbe quella di nazionalizzare in toto Alitalia, da fonti certe ci sarebbe già un piano di studio per acquistare il 100% del gruppo.
Da quanto riporta il quotidiano La Stampa, sarebbe esclusa, per il momento, una gara di bando per l'acquisizione, ma si aprirebbe una corsia preferenziale per una "partecipa" alle aziende pubbliche come Ferrovie dello Stato, in primis, Anas e Autostrade, alcune anche se commissariate ed invalidando le offerte di Lufthansa, Easyjet e Wizz Air. Resterebbe aperta la trattativa per i voli a lungo raggio specialmente verso gli Stati Uniti, lasciando qualche meta remunerativa verso il Sud-America come Brasile ed Argentina, ci sarà la chiusura di Cityliner e tutti i viaggi di corto raggio verranno convogliati in una nuova compagnia low cost, sul modello della Level, brittanica.
Una fisionomia concreta si vedrà quando si sapranno, con sicurezza, i nuovi partner di Alitalia, pronti ad investire almeno 300 milioni di euro nel rilancio del vettore partendo dall'incremento della flotta che momentaneamente è ferma a 13 macchine. Il 2 maggio 2017 Alitalia fu commissionata, decretando l'uscita di Ethiad Airways e di tutti i soci di minoranza della società, fu erogato un prestito-ponte di 600 milioni di euro dall'allora Ministero dello Sviluppo economico.
Attualmente Alitalia fa parte di SkyTeam un gruppo globale che conta circa 20 compagnie aeree europee e dopo le varie crisi e tagli al personale, possiede un bagaglio di circa 12 mila dipendenti.
Laura Fantini
fonte immagine paradisola.it