Ebola in Italia: due persone in quarantena. Avevano lavorato in Sierra Leone
Cronaca Lombardia

Ebola in Italia: due persone in quarantena. Avevano lavorato in Sierra Leone

venerdì 24 ottobre, 2014

MILANO, 24 OTTOBRE 2014 - Sono in quarantena un chirurgo e un'ostetrica italiani, che avevano lavorato in Sierra Leone, uno dei Paesi africani a rischio Ebola. Per il momento (e ormai da 21 giorni), i due sono in isolamento in via precauzionale e non manifestano alcun sintomo della terribile malattia.[MORE]

I provvedimenti attuati in Italia

Per i due operatori sanitari è stato disposto il totale isolamento in casa. L'ostetrica, che vive sola nella propria abitazione, riceve periodiche visite da parte dell'Asl lombarda, mentre il cibo le viene fornito davanti alla porta di casa. Il medico che era con lei in Sierra Leone, prima dell'isolamento, ha dovuto inviare una lettera alla preside della scuola della figlia, informando che la bambina non è stata in contatto con lui al suo ritorno e che, in ogni caso, senza la manifestazione dei sintomi, l'Ebola non sarebbe contagiosa.

Qualche giorno fa, in una scuola elementare, era stato impedito a una bambina di andare a scuola, perché si riteneva che lei e la sua famiglia, per via di un viaggio in Uganda, fossero potenzialmente pericolosi. Solo il controllo sanitario ha consentito di ripristinare una situazione di normalità, nonostante la famiglia non provenisse da una zona di contagio del virus e fossero stati fatti tutti i controlli di rito.

I due operatori sanitari avrebbero contratto il virus da un autista, che portava i malati della Sierra Leone nella tenda di isolamento. L'uomo era stato sottoposto al test, ma non ne aveva atteso i riscontri, uscendo dalla zona di isolamento. Successivamente, un ragazzo del personale della tenda di isolamento aveva contratto il virus ed era morto di Ebola subito dopo.

Da lì, la decisione del Governo italiano di far tornare il medico e l'ostetrica a casa, dopo un attento controllo all'aeroporto (controllo che non ha dato esito positivo al virus) e la quarantena per maggiori precauzioni.

I provvedimenti attuati negli Stati Uniti

Nel frattempo, negli Stati Uniti, un medico è risultato positivo all'Ebola ed è stato disposto per lui il ricovero in ospedale.

(Foto improntaunika.it)

Annarita Faggioni


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