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PADOVA - Il ministero dell’ Interno si è pronunciato sulle “verdi” strisce pedonali padane e le ha definite fuorilegge. Lo strano caso di “zebre verdi” era saltato all’occhio dei funzionari del Pd che avevano deciso di interpellare la Polstrada sul fatto. Celere è giunta la risposta: « dal regolamento di attuazione del codice della strada, la diffusa abitudine di intervallare le zebrature bianche con le più varie colorazioni, non è conforme ai dettami delle vigenti normative».[MORE]
Al centro delle polemiche c’è San Martino di Lupari, in provincia di Padova. Da quest’estate nel paesino è possibile ammirare la nuova veste delle vecchie e tristi strisce pedonali che inevitabilmente saltano all’occhio. Su questo non si può dar torto all’amministrazione comunale del paese, infatti la motivazione per cui si è deciso di cucire un nuovo vestito alle “zebre” sembra essere proprio quella di facilitare gli automobilisti nell’individuazione del passaggio pedonale.
Il sindaco del paese Boratto, per puro caso leghista, aveva sì ammesso la lieve influenza del suo credo politico nella scelta del colore. Il consigliere regionale del Pd Piero Ruzzante però non ci sta e fa sapere che: «Il sindaco è pro-tempore e deve rispettare le istituzioni e gli spazi pubblici, non abusarne. Presenterò un esposto alla Corte dei conti: quanti soldi sono stati spesi per padanizzare gli attraversamenti pedonali? Il sindaco, la giunta e chi ha avuto l'idea delle strisce verdi deve pagare di tasca propria la rimozione del colore, la finiscano di usare a fini ideologici le risorse pubbliche».
Foto:il mattinodipadova.it