Droga: Catanzaro, spaccio con 'guardie' armate, 32 arresti
Cronaca Calabria

Droga: Catanzaro, spaccio con 'guardie' armate, 32 arresti

martedì 2 ottobre, 2012

Catanzaro, 2 ottobre 2012  - Un intero quartiere 'piazza' dello spaccio, con sentinelle armate all'ingresso e la droga nascosta persino nei passeggini con bebe' a bordo.

La Polizia di Catanzaro sta eseguendo 32 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 14 ordinanze di divieto di dimora nelle province di Catanzaro e Crotone nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno permesso di far luce sull'intera organizzazione che si nascondeva all'interno del quartiere Germaneto e si avvaleva di una fitta rete di spacciatori e numerose donne che spesso occultavano la droga nei passeggini. L'intera area di spaccio era 'protetta' con servizi di vigilanza armata.[MORE]

In alcune circostanze, di particolare afflusso, l'ingresso alla 'piazza' era regolamentato attraverso una sbarra mobile, azionata manualmente, che faceva entrare le auto solo dopo un accurato controllo degli occupanti. Al termine dell'operazione 'Double fault' della Squadra Mobile di Catanzaro, coadiuvata da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Rosarno, Siderno e Cosenza e cui hanno partecipato anche le Mobili di molte regioni con l'ausilio di unita' cinofile e di un elicottero, sono stati sequestrati oltre un chilo di cocaina, 400 grammi di eroina, una pistola cal.22, una pistola a tamburo calibro 38, un fucile mitragliatore Ak-47 kalashnikov e un fucile da caccia cal.12.  Ulteriori particolari saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terra' alle 11 in Questura.

L'operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo di regione, ha visto l'impiego di 250 uomini che hanno preso d'assedio le aree dello spaccio. Fondamentale il ruolo svolto dalle donne. Diciannove, infatti, sono state raggiunte dal provvedimento di custodia cautelare in carcere nell'ambito dell'inchiesta denominata "Double fault". Erano proprio loro a curare l'organizzazione dello spaccio anche per quanto riguarda la consegna della droga e il pagamento da parte degli acquirenti, anche alla presenza di minori.

 


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