Droga: blitz contro “Cosa nostra Tiburtina”, 9 arresti
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ROMA, 5 DICEMBRE - Era pronta a riorganizzarsi la cosiddetta "Cosa nostra tiburtina". Dopo l'operazione dello scorso 8 marzo, con l'arresto di 39 persone e la conseguente decapitazione della organizzazione, altre 9 persone sono state arrestate, questa mattina, dai carabinieri della Compagnia di Tivoli, con collaborazione con il Nucleo elicotteri, le unita' cinofile e colleghi dell'8 Reggimento "Lazio" nell'area est della capitale. I militari hanno dato esecuzione ad un'ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Si tratta di personaggi indagati in relazione ad una fiorente attivita' di spaccio di cocaina nelle aree di Tivoli e Guidonia Montecelio che stavano tentando di riorganizzare il sodalizio dopo la morte del capo e promotore Giacomo Cascalisci, deceduto nell'agosto 2018 presso il carcere di Torino "Le Molinette".
La nuova operazione ha consentito di consolidare il quadro indiziario gia' emerso nella precedente indagine, nel corso della quale erano stati operati 25 arresti in flagranza di reato e sequestrati circa 6 chili di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana) e una pistola. Sei i provvedimenti di perquisizione tuttora in corso. L'operazione e' il prosieguo di un'articolata attivita' investigativa che ha delineato l'esistenza di "un'organizzazione dai connotati mafiosi, dedita principalmente alla gestione del monopolio del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti, nell'area est della capitale".