Dramma di Caltagirone, il primo cittadino: "Una strage senza un motivo reale"
Cronaca Sicilia

Dramma di Caltagirone, il primo cittadino: "Una strage senza un motivo reale"

mercoledì 2 ottobre, 2013

CALTAGIRONE (CATANIA), 2 OTTOBRE 2013 - Dramma familiare a Caltagirone, grosso centro in provincia di Catania. Ieri sera un uomo di 67 anni, Gaetano Sortino, in preda ad un raptus di follia, ha sparato contro la moglie, Concetta Ziomone di 63 anni, uccidendola e contro il figlio, Giuseppe Sortino di 44 anni, al momento ricoverano al Cannizzaro di Catania dove versa in gravi condizioni. Infine l’uomo, un panificatore incensurato con problemi di depressione, ha rivolto il fucile da caccia contro se stesso e si è tolto la vita.[MORE].

Una tragedia che si è consumata tra il panificio e l’abitazione della famiglia Sortino entrambi ubicati nello stesso edificio. Il tutto si sarebbe verificato nel giro di pochi minuti subito dopo l’orario di chiusura dell’esercizio. Secondo la ricostruzione portata a termine dagli inquirenti, le indagini sono affidate al sostituto procuratore Anna Andreatta, Giuseppe Sortino avrebbe prima rivolto l’arma da fuoco contro il figlio per poi raggiungere al piano di sotto la moglie, ancora impegnata nell’attività commerciale, uccidendola con un solo colpo. Inoltre, l’uomo avrebbe anche cercato di uccidere l’altra figlia che però nel frattempo, intuendo quanto stava accadendo, si era barricata in casa. Ritornato così nel garage del panificio Giuseppe Sortino ha concluso tale tragedia sparandosi.

Inutile dire che quanto accaduto ha sconvolto la città calatina. «Sono incredulo e sgomento – ha affermato il primo cittadino Nicola Bonanno – per una strage avvenuta senza un perché che ha falcidiato una famiglia di onesti ed apprezzati lavoratori e determinato nella nostra città sentimenti di profonda tristezza. Oggi Caltagirone si è svegliata duramente provata per un gravissimo fatto di sangue di fronte al quale – ha aggiungo il sindaco – ciascuno di noi è chiamato a fermarsi e riflettere. In queste ore il mio pensiero va, in particolare, al povero, incolpevole Giuseppe, che lotta fra la vita e la morte, con la speranza che le sue condizioni possano al più presto migliorare».

Sulla drammatica vicenda è intervenuto anche il vescovo di Caltagirone, Mons. Calogero Peri, che ha affermato: «È un fatto che ci lascia attoniti e sgomenti. Saranno le autorità e i periti a fare chiarezza sulla vicenda. Vorrei richiamare tutti, in questo momento, a stringerci in preghiera per questa famiglia devastata, per la figlia e soprattutto per il figlio, Giuseppe, le cui gravi condizioni ci preoccupano. Non possiamo sapere – ha detto Mons. Peri – se questa fosse una tragedia evitabile, è certo che ogni giorno siamo tutti chiamati a custodire la nostra vita e quella di chi ci sta accanto, chiunque esso sia, nella logica del dono, della cura, dell’amore, della speranza, dell’accoglienza, dell’attenzione per evitare che le delusioni, i problemi, i silenzi sfocino in simili funesti eventi che deturpano il volto dei singoli e della comunità».

(Immagine da catania.livesicilia.it)

Giovanni Maria Elia

 


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