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ROMA, 28 GENNAIO - Il presidente della Bce Mario Draghi al Parlamento Ue ha rilasciato una dichiarazione sulla condizione economica italiana.
Draghi ha infatti dichiarato: "L'ambiente esterno è meno vivace del passato e l'Italia cresce meno di prima e significativamente meno delle attese", ma "è troppo presto per dire se servirà una manovra correttiva, bisogna prima vedere quali saranno le uscite e le entrate fiscali".
Riguardo l'accordo con la Commissione Ue sulla manovra, il presidente della Bce ha inoltre affermato che "è stata una notizia positiva".
Draghi ha inoltre aggiunto che, nonostante i rischi economici dell'Eurozona "si sono mossi verso il ribasso", la Bce è in grado di usare di nuovo "altri strumenti nella cassetta" degli attrezzi se le cose si dovessero mettere "molto male",
I risultati "tangibili" ottenuti con gli sforzi dei cittadini Ue - tra i quali i 22 trimestri consecutivi di crescita e la disoccupazione al minimo da ottobre 2008 – sono ultimamente "più deboli dell'atteso", e "la persistenza delle incertezze, in particolare collegate a fattori geopolitici e alla minaccia di protezionismo pesa sul sentimento economico".
Draghi ha sottolineato che "un Paese perde sovranità quando il debito è troppo alto", perché in quel caso "sono i mercati che decidono".
"Il debito viene prodotto da decisioni politiche dei Governi", e "la sovranità viene persa a causa di politiche sbagliate", conclude il presidente della Bce.
Federico Ferro
fonte immagine quifinanza.it