Dopo il trattato di Kyoto le nuove misure contro il "climate change"
Cronaca Lazio Roma

Dopo il trattato di Kyoto le nuove misure contro il "climate change"

mercoledì 14 dicembre, 2011

Non è facile mettere insieme 15mila persone con lo scopo di discutere sulle misure da utilizzare per contrastare il cambiamento climatico. Eppure è ciò che è successo a Durban, in Sudafrica, dove pochi giorni fa si è conclusa la Climate Change Conference 2011 (Cop17). Si tratta della diciassettesima conferenza che ha riunito delegazioni provenienti da 194 Paesi ma anche gente comune e giornalisti da tutto il Mondo chiamati in causa per decidere le sorti del nostro pianeta.[MORE]

Tutto sommato però una vera svolta non si è avuta. Nell'impossibilità di adottare fin da subito un nuovo piano per regolare le emissioni di CO2, le delegazioni mondiali hanno formato un gruppo di lavoro il cui scopo è quello di concordare i dettagli de piano che sostituirà il protocollo di Kyoto nel 2020 ma che comprenderà solo l’Europa e altri pochi Paesi industrializzati, dato che Giappone, Russia e Canada hanno ormai già da tempo rifiutato ogni accordo in merito.

In pratica, si tratta di un lavoro di riformulazione delle proposte discusse a Durban nel tentativo di arrivare ad una nuova bozza di trattato che verrà esposta non più tardi della Climate Change Conference 2015.
Stipulato a Cancún lo scorso anno, anche il Fondo Verde è stato reso operativo e comprenderà la raccolta di 100 miliardi di dollari al 2020 per aiutare i paesi in via di sviluppo maggiormente colpiti dagli effetti del riscaldamento globale.

Roberta Lamaddalena

Immagine tratta dal sito http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=108926

 

 


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