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AGNONE (IS), 11 MARZO 2013 - E’ attraverso la stampa che don Francesco Martino, responsabile della pastorale sanitaria della diocesi di Trivento e cappellano dell'ospedale 'San Francesco Caracciolo', vuole denunciare l’interruzione di pubblico servizio cercando dunque di descrivere lo stato in cui si trova la sanità dell’alto Molise.
Inizia così a denunciare :
“In radiologia ci sono le macchine fuori uso da qualche giorno. La macchina per stampare le lastre è fuori uso da circa quattro giorni e nessuno fa niente; né la magistratura (presso la quale è già stato aperto un esposto), né gli organi competenti. Ciò ovviamente non consente prestazioni né agli esterni tantomeno la stampa di lastre per casi interni alla struttura. Mi risulta, inoltre, che il primo di aprile scadrà anche la convenzione con Molise Emergenza dunque ciò vorrà dire che vi saranno più né portantini tantomeno il punto di primo soccorso. Intanto non è stata neanche rinnovata la convenzione con il pediatra senza contare, tanto per migliorare la situazione, che il presidio agnonese non ha più un direttore sanitario così come un distretto e, allo stesso modo, manca un direttore amministrativo. Per rendere la situazione ancor più pittoresca, possiamo aggiungere che a giugno scadrà anche l’assicurazione per le macchine del laboratorio analisi. Questa si chiama 'interruzione di pubblico servizio’ ed è un reato penale. Allo stato attuale la situazione è disastrosa. Non possiamo aspettare che la politica con calma risolva i suoi problemi! Abbiamo bisogno di risposte immediate. Qui o si riporta tutto alla normalità o bisogna chiudere!”
Il parroco, ormai stanco di tale situazione, ha così riassunto lo stato in cui si trova la sanità e attraverso l’ultima frase ha racchiuso le condizioni che ormai da anni fanno parte della cronaca locale e che attraverso le quali si stanno quasi violando i limiti della legalità.
Fonte altomolise.net
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