Dissesto Jano' il comune fa il punto sugli interventi gia' eseguiti e da eseguire
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CATANZARO, 06 GENNAIO 2014 - Il sindaco Sergio Abramo ha presieduto, questo pomeriggio, una riunione per fare il punto sulla situazione di dissesto idrogeologico del quartiere Janò. Il tavolo tecnico ha preso atto della nota del Cnr pervenuta al Comune con la quale viene comunicata che a seguito dell’evento calamitoso dello scorso 2 febbraio le condizioni di dissesto del quartiere Janò si sono manifestate le condizioni di criticità che il Comune ha già sottoposto all’attenzione degli Organi superiori e competenti. Abramo ha , quindi, voluto sentire dai tecnici incaricati, sulle attività che sono state messe in atto e quelle già programmate per fronteggiare la pesante situazione di dissesto della zona.
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Presenti il Capo di Gabinetto, Antonio Viapiana, il presidente del Consiglio comunale Ivan Cardamone, l’assessore ai lavori pubblici Vincenzo Belmonte, il capo dell’area tecnica Giuseppe Cardamone, il dirigente del settore gestione del territorio Carolina Ritrovato, l’ing. Francesco Talarico, dell’ufficio tecnico comunale, il vicecomandante della Polizia locale ten. col. Amedeo Cardamone, il ten. col. Salvatore Tarantino, il consigliere comunale Carlo Nisticò, gli ing. Giuseppe Iiritano e Pasquale Gidaro L’ing Cardamone ha esposto un’ampia relazione sullo stato degli interventi programmati sul territorio di Janò evidenziando che si sta rispettando il crono-programma presentato al Commissario delegato. Relativamente ai presidi territoriali ha spiegato che sarà presentato alla Giunta comunale, entro una settimana, la pratica che ne prevede l’attivazione. Per quanto riguarda gli sgomberi delle famiglie, è stato evidenziato che la Polizia locale ha già chiesto all’ufficio tecnico comunale l’elenco degli sgomberi ancora in atto in modo da verificare il rispetto delle ordinanze.
Per il primo lavoro, dell’importo di un milione 600 mila euro (ordinanza nr. 3741), l’ing. Cardamone ha sottolineato che i lavori principali sono già stati eseguiti e, di recente, il Comune, su proposta dell’impresa, ha approvato una perizia migliorativa, che è stata trasmessa per i pareri di competenza all’Autorità di bacino regionale e all’Amministrazione provinciale. Quest’ultimi hanno assicurato una tempestiva valutazione. I lavori residui – ha aggiunto il Direttore dell’area tecnica di palazzo de Nobili - ammontano a una cifra vicina ai 200 mila euro, considerato che l’80 per cento degli interventi sono stati già realizzati.
Cardamone ha anticipato che è già pronto il progetto riferito al finanziamento disponibile di un milione 500 mila euro (ordinanza nr. 3862) che è stato già approvato da parte dell’Autorità di bacino, della Provincia, e del Comune e che verrà trasmesso tempestivamente alla Regione per la presa d’atto e per il successivo appalto.
Ha riferito inoltre che in relazione a un finanziamento del ministero dell’Ambiente di 2 milioni 100 mila euro, il commissario straordinario Percolla si era già impegnato, nel 2012, a presentare il progetto. A tutt’oggi, nonostante le ripetute sollecitazioni, scritte e verbali, da parte del Comune, non ha ancora provveduto a produrre il progetto, né alcun atto utile alla realizzazione dell’intervento.
Inoltre, Cardamone, ha sottolineato che esiste un progetto finanziato dall’Amministrazione comunale, dell’importo di 200 mila euro che è stato già affidato all’impresa, per cui si è in attesa della documentazione antimafia per la stipula del contratto che prevedeva ha, inoltre, evidenziato che l’amministrazione è in possesso di un master plan che dettaglia gli interventi, redatti nell’ambito dell’ordinanza 3741 del 2009, che ha individuato una serie di priorità per la sistemazione idraulica e la messa in sicurezza dell’intera zona. A riguardo gli uffici comunali hanno predisposto schede utili per richiedere i finanziamenti necessari.
Proprio oggi il geologo Saccà, incaricato dal Comune, ha presentato l’aggiornamento del Piano comunale di protezione civile, relativo al quartiere Janò, che sarà presentato in Giunta e poi trasmesso al dipartimento lavori pubblici della Regione. Avviata anche la costituzione del gruppo comunale di volontariato di Protezione civile e l’ufficio comunale di Protezione civile.
Le risultanze dell’incontro, saranno trasmesse al ministero dell’Ambiente, al dipartimento nazionale di Protezione civile, al presidente della Giunta regionale, al Prefetto di Catanzaro e al dipartimento lavori pubblici e protezione civile della Regione Calabria. L’intera problematica sarà direttamente seguita dal sindaco Abramo che si terrà costantemente in contatto con i tecnici, i dirigenti, il Comando di Polizia municipale e l’assessore ai lavori pubblici interessati della questione..