Diplomatico italiano fermato a Manila: accusato di violazione della legge sulla tutela dei minori
MANILA, 6 APRILE 2014 – Un diplomatico italiano è stato fermato a Manila, capitale delle Filippine, e accusato di aver violato la legge sulla tutela dei minori.
Il diplomatico in questione è Daniele Bosio, quarantaseienne ambasciatore italiano in Turkmenistan, che si trovava nelle Fillippine per una vacanza. Dai primi dati emersi, Bosio, denunciato alle autorità da un’attivista ausustraliana, sarebbe stato fermato dalla polizia e ascoltato entro 36 ore da un giudice, che avrebbe poi convalidato l’ordine d’arresto.
Sulle dinamiche della vicenda ci sono, al momento, versioni discordanti. Secondo fonti della polizia locale, l’ambasciatore sarebbe stato trovato in un appartamento in compagnia di tre bambini, durante la notte tra venerdì e sabato. Secondo l'Ong filippina Bahay Tuluyan, presso la quale sarebbero stati condotti i tre minori coinvolti nella vicenda, il diplomatico sarebbe stato trovato in compagnia dei tre bambini nella stanza del resort in cui alloggiava. Stando ad altre fonti, Bosio sarebbe invece stato fermato in un parco giochi nel quale si trovava in compagnia dei bambini.[MORE]
Il diplomatico, descritto come “turbato” perché assolutamente “in buona fede”, ha respinto in blocco tutte le accuse e starebbe facendo recapitare al giudice tutta la documentazione relativa alle sue passate attività filantropiche a favore dell’infanzia e in collaborazione con alcune Ong, fra le quali figura anche l’impegno per la costruzione di una scuola a Manila.
La Farnesina ha assicurato la "massima trasparenza e rigore" sul caso, mentre l'ambasciata italiana a Manila è intenta a fornire "ogni assistenza legale, come si fa in tutti i casi di fermi o arresti di connazionali".
(fonte www.rainews.it; www.repubblica.it)
(foto www.settimanalezona.com)
Elisa Lepone
