Diciassettenne super ricco, Yahoo compra la sua app per trenta milioni di dollari
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LONDRA, 26 MARZO 2013 - Un adolescente come tanti, scuola, famiglia, divertimenti e una passione peculiare, quella per l’informatica. E cosi Nick D'Aloisio, giovane di diciassette anni, in meno che non si dica si è ritrovato milionario e con un lavoro in tasca presso la sede londinese di Yahoo.
Tutto grazie all’emerito hobby diventato qualcosa più, di un semplice passatempo dopo i compiti, in meno che non si dica. Il ragazzo studia ancora al liceo e dopo il diploma ambisce ad iscriversi all’università e conferire una laurea in filosofia.[MORE]
Ma oltre che studente modello, Nick D'Aloisio è soprattutto il fondatore di Summly, un’applicazione per Iphone, che sintetizza in poco più di 400 caratteri le news più importanti della rete. L’app creata quando il giovane britannico dalle origini italiane aveva appena compiuto quindici anni, è stata finanziata dall’investitore cinese Li Ka-Shing, Wendi Murdoch, dall’attore Ashton Kutcher, da Yoko Ono, moglie dell’ex Beatles John Lennon, e infine dallo stesso colosso Yahoo.
Ad un anno di distanza dall’inserimento nell’App store, Marissa Mayer, Ceo della potente società di Sunnyvale, constatato il successo della piccola creazione scaricata un milione di volte, ha deciso di investire sul potenziale talento, acquisendo i diritti della start up creata dal baby genio per la modica cifra di trenta milioni di dollari.
L’ingegnoso adolescente subito dopo l’avvenuto lauto compenso e contratto con la società californiana, ha dichiarato: «Sono molto felice di annunciare che Summly ha firmato un accordo con Yahoo!, da oggi sarà rimossa dall’App Store di Apple, ma la nostra tecnologia tornerà molto presto sui prodotti di Yahoo!, faremo solo un pisolino».
Dal blog di Yahoo è possibile arguire le motivazioni di tal acquisto e il loro reale utilizzo: «La maggior parte di articoli e web pages sono formattati per la ricerca tramite mouse con i click. La possibilità di scorrerle su un telefono o un tablet può essere una grande sfida. Puntiamo a un modo più facile di identificare cosa è importante per noi. […] per raggiungere una generazione di utenti mobili che desiderano informazioni in movimento ».
(fonte: www.nanopress.it)
Rosalba Capasso